Geopolitica

Trump: “Non mi opporrò a truppe europee di peacekeeping in Ucraina, ma no a soldati USA”

In una recente intervista, il presidente americano Donald Trump ha lanciato accuse pesanti contro l’Ucraina, affermando che il paese “non avrebbe mai dovuto iniziare la guerra” e avrebbe dovuto “trovare un accordo” con Mosca. Un ribaltamento totale della narrazione internazionale, che finora ha attribuito alla Russia la responsabilità dell’invasione del 2022.

Attacco diretto a Zelensky

Trump ha poi puntato il dito contro Volodymyr Zelensky, dichiarando che in Ucraina non si sono tenute elezioni e che il presidente starebbe governando sotto legge marziale. Inoltre, ha affermato che il tasso di approvazione di Zelensky è sceso al 4%, un dato che non trova alcun riscontro nelle statistiche ufficiali, che lo collocano ancora attorno al 50%. Dichiarazioni che sembrano allinearsi alla propaganda russa, rafforzando l’idea che Trump possa cercare un riavvicinamento con Mosca.

Diplomazia americana e il ruolo di Rubio

Nel frattempo, il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha tenuto colloqui con funzionari russi a Riad, in Arabia Saudita, per discutere possibili soluzioni al conflitto. La scelta di escludere l’Ucraina da questi negoziati ha suscitato malumori a Kiev, con Zelensky che ha definito inaccettabile qualsiasi accordo preso senza la sua presenza. Un’eventuale intesa tra Washington e Mosca potrebbe cambiare drasticamente gli equilibri geopolitici, lasciando l’Europa a gestire in prima persona le conseguenze della guerra.

Trump e le truppe europee in Ucraina

Un altro passaggio chiave dell’intervento di Trump riguarda la possibilità di un intervento europeo sul terreno. Il presidente ha dichiarato di non opporsi all’invio di forze di peacekeeping da parte degli alleati europei, ma ha escluso categoricamente il coinvolgimento di truppe americane. Una presa di posizione che lascia intendere un potenziale disimpegno degli Stati Uniti dall’Europa, aprendo la strada a nuove strategie per la NATO e l’UE nella gestione del conflitto.

Quale futuro per l’Ucraina?

Le parole di Trump e le manovre diplomatiche in corso suggeriscono un possibile cambio di rotta nella politica estera americana. Mentre gli Stati Uniti sembrano orientarsi verso un dialogo più aperto con la Russia, l’Ucraina rischia di essere sempre più isolata nelle trattative sul proprio futuro. Un quadro incerto che preoccupa gli alleati occidentali e che potrebbe ridefinire gli assetti di sicurezza in Europa nei prossimi mesi.

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