Trovato con la droga durante un controllo, il suo cane tenta di aggredire un poliziotto che spara all’animale
Controllo antidroga al parco: la scoperta
Nel pomeriggio di domenica 14 settembre, due equipaggi della Squadra Volanti della Questura di Ancona stavano svolgendo un’attività di contrasto allo spaccio di droga all’interno del parco di via Osimo.
Gli agenti hanno notato una coppia – un ragazzo e una ragazza – seduta su una panchina. Accanto a loro c’era un pitbull nero di grossa taglia, senza guinzaglio né museruola.
Alla vista della polizia, l’uomo ha tentato di disfarsi di un involucro contenente tre dosi di hashish, aumentando i sospetti degli agenti.
L’assalto del cane e lo sparo
Pochi istanti dopo, il pitbull si è lanciato in modo aggressivo contro due agenti, ringhiando e digrignando i denti.
Un terzo poliziotto, mentre ordinava ai proprietari di richiamarlo, si è visto puntare direttamente dall’animale. L’agente ha tentato di ripararsi dietro una panchina ma, vista la minaccia, si è trovato costretto a estrarre la pistola di ordinanza ed esplodere un colpo.
Secondo i rilievi della Polizia Scientifica, è stato sparato un solo colpo e nessun’altra persona si trovava sulla traiettoria del proiettile.
Soccorsi e accertamenti
La squadra ha immediatamente richiesto l’intervento di personale veterinario tramite la Sala Operativa. Nonostante i soccorsi, l’animale è deceduto poco dopo. È emerso inoltre che il pitbull era privo di microchip.
La Polizia Scientifica ha eseguito i rilievi balistici per ricostruire la dinamica.
Denunce e sanzioni
La giovane proprietaria del cane, una ventenne jesina, sarà denunciata per:
- Mancata installazione del microchip
- Violazione al divieto di ingresso con cani nel parco
- Omessa custodia e malgoverno di animali
Il ragazzo è stato invece sanzionato per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale.
Un caso che divide l’opinione pubblica
L’episodio ha generato sgomento e polemiche tra i cittadini. La giovane ragazza, in lacrime, sostiene una versione differente, accusando gli agenti di un gesto ingiusto e pericoloso.
Le indagini proseguono per stabilire con precisione la legittimità dell’uso dell’arma e le eventuali responsabilità.