Trap, reel e lampeggianti: la rivoluzione social dell’Arma
L’Arma dei Carabinieri sta facendo parlare di sé per una svolta inaspettata nella sua strategia di comunicazione. La venerabile istituzione ha sorpreso i suoi quasi mila follower su Instagram con una serie di video che segnano un netto distacco dalla tradizionale immagine austera e formale.
Reel, musica trap e effetti speciali: i Carabinieri parlano “giovane”
Il 5 settembre ha segnato l’inizio di questa rivoluzione digitale. Un reel mostra un uomo in borghese che si trasforma magicamente in un carabiniere in sella a una moto, il tutto accompagnato dalla colonna sonora di Grand Theft Auto. Nei giorni successivi, l’Arma ha alzato ulteriormente l’asticella con video di gazzelle che sfrecciano nella notte e carabinieri che si equipaggiano al ritmo di musica Phonk.
Viralità e polemiche: l’Arma divide il web
Questa audace svolta ha generato reazioni contrastanti. Il video più popolare ha raggiunto 3,9 milioni di visualizzazioni, ma non sono mancate le critiche. I commenti oscillano tra l’entusiasmo (“figo sto edit”) e lo sconcerto (“cringe come pochi”). Nonostante le polemiche, l’Arma sembra determinata a proseguire su questa strada innovativa parlando un linguaggio nuovo, quello delle generazioni cresciute a pane e social media.
Obiettivo giovani: costruire fiducia attraverso i social
L’intento di questa strategia è chiaro: avvicinarsi alle nuove generazioni parlando il loro linguaggio. In un’epoca in cui la fiducia nelle istituzioni è in calo, questa mossa potrebbe rivelarsi vincente per costruire un ponte con i più giovani e promuovere una percezione più accessibile e moderna delle forze dell’ordine.
Hashtag #CarabinieriCool, ma la realtà è ancora in carica…
L’Arma dei Carabinieri ha decisamente premuto l’acceleratore sulla strada della modernità digitale. Ma attenzione, non fatevi ingannare da tutta questa coolness digitale. Mentre online i Carabinieri sfrecciano al ritmo di trap, nel mondo reale la burocrazia continua a muoversi con la grazia di un elefante in una cristalleria. È come se l’Arma avesse scaricato l’ultima versione di iOS su un vecchio Nokia 3310: l’interfaccia è fantastica, ma il sistema operativo è ancora quello di sempre.
Resta da vedere se questa rivoluzione digitale sarà solo una maschera trendy o il primo passo verso una vera metamorfosi. Per ora, godiamoci lo spettacolo di un’Arma che passa dalla fanfara alle hit di Spotify. Chissà, forse il prossimo calendario dei Carabinieri sarà un NFT!
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