Polizia

Tragedia sfiorata a Villa Literno: poliziotto tenta il suicidio, salvato in extremis


Dramma nell’Agro Aversano: agente del Reparto Mobile lotta tra la vita e la morte

Villa Literno (CE) – Un episodio scioccante scuote la tranquillità dell’Agro Aversano: un poliziotto 50enne in servizio presso il Reparto Mobile di Caserta ha tentato di togliersi la vita impiccandosi. Il gesto estremo è avvenuto nella giornata di oggi, all’interno di una abitazione privata di Villa Literno, a poca distanza da un centro scommesse.

L’uomo residente in un comune dell’area aversana, ha fissato una corda ad un asse e si è lasciato cadere, nel chiaro intento di porre fine alla propria esistenza.


Allarme tempestivo e corsa contro il tempo: soccorsi provvidenziali

Per fortuna, l’allarme è scattato in tempo. Grazie alla segnalazione, sul posto sono giunti rapidamente sia i sanitari del 118 che le forze dell’ordine. Il poliziotto è stato trovato ancora vivo, seppur in condizioni gravissime. Dopo essere stato stabilizzato sul posto, è stato immediatamente trasferito in codice rosso all’ospedale “Moscati” di Aversa, dove è tuttora ricoverato.

Le sue condizioni restano critiche, ma i medici confermano che è vivo. Un filo sottile tra la vita e la morte che ora si gioca nelle prossime ore.


Indagini in corso: ancora ignote le cause del gesto

Ancora avvolte nel mistero le motivazioni che avrebbero spinto l’uomo, descritto come un professionista stimato, a tentare un gesto così drammatico. Le autorità hanno avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e comprendere se possano esserci elementi personali, familiari o professionali dietro il tentativo di suicidio.

Non si esclude alcuna pista, ma al momento non sono stati diffusi dettagli ufficiali. L’abitazione teatro dell’evento è stata transennata per permettere i rilievi della scientifica.


Un silenzioso grido d’aiuto: l’altra faccia delle divise

Questo episodio accende ancora una volta i riflettori su un tema troppo spesso ignorato: il disagio psicologico tra gli operatori delle forze dell’ordine. Stress, turni massacranti, esposizione costante a situazioni di pericolo e un sistema che fatica a garantire un adeguato supporto psicologico.

La vicenda di Villa Literno ricorda, in modo drammatico, che anche chi indossa una divisa può vivere momenti di profondo dolore interiore, spesso nascosti dietro il silenzio e l’abnegazione al dovere.


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