Traffico di droga, 15 anni di carcere all’ex carabiniere Lazzaro Cioffi
Arriva la stangata per l’ex carabiniere infedele Lazzaro Cioffi. La prima sezione penale del tribunale di Napoli Nord ha inflitto la condanna a quindici anni di reclusione nei confronti dell’ex militare del reparto territoriale di Castello di Cisterna e marito della chef maddalonese Emilia D’Albenzio.
Cioffi è stato ritenuto responsabile di concorso esterno in traffico di droga, corruzione, riciclaggio e intestazione fittizia di beni, rimediando una condanna lievemente inferiore a quella invocata dal pm Di Mauro in sede di requisitoria (20 anni). E’ stata infatti esclusa l’aggravante mafiosa e ciò che ha provocato una lieve riduzione della pena invocata.
CASAGIOVE/MADDALONI. Arriva la stangata per l’ex carabiniere infedele Lazzaro Cioffi. La prima sezione penale del tribunale di Napoli Nord ha inflitto la condanna a quindici anni di reclusione nei confronti dell’ex militare del reparto territoriale di Castello di Cisterna e marito della chef maddalonese Emilia D’Albenzio.
Cioffi è stato ritenuto responsabile di concorso esterno in traffico di droga, corruzione, riciclaggio e intestazione fittizia di beni, rimediando una condanna lievemente inferiore a quella invocata dal pm Di Mauro in sede di requisitoria (20 anni). E’ stata infatti esclusa l’aggravante mafiosa e ciò che ha provocato una lieve riduzione della pena invocata.
“Marcolino”, come è stato ribattezzato nelle intercettazioni, era a processo da solo col rito ordinario al tribunale di Napoli Nord, visto che il gruppo favorito dalle informazioni del carabiniere è quello riconducibile a Pasquale Fucito, quindi operante a Caivano.
L’ex carabiniere, difeso dagli avvocati Saverio Campana e Giuseppe Stellato, era stato coinvolto anche nelle indagini sull’omicidio del sindaco di Acciaroli Angelo Vassallo, ma su quel fronte l’inchiesta ristagna da tempo.