“TONFA MODIFICATI PER FARE MALE”. LA NUOVA BUFALA “ACAB” SI DIFFONDE SU FACEBOOK
(di Roberto Matteo Andreani) – Ancora una volta
l’operato delle forze dell’ordine sottoposto a storture ed inesattezze. Questa
volta tocca ad un Carabiniere in servizio di Ordine Pubblico a Livorno il 22
Aprile, in occasione di una visita di Salvini nella città toscana.
l’operato delle forze dell’ordine sottoposto a storture ed inesattezze. Questa
volta tocca ad un Carabiniere in servizio di Ordine Pubblico a Livorno il 22
Aprile, in occasione di una visita di Salvini nella città toscana.
Spesso la disinformazione è imputabile alla mancanza
di conoscenza del modus operandi degli agenti e delle norme che ne regolano il
comportamento e gli interventi, molte altre volte invece risulta ben chiaro il
pregiudizio alla base, fatto sta che la soluzione più veloce soprattutto
adottata sui social network, si palesa nella sparata a zero.
di conoscenza del modus operandi degli agenti e delle norme che ne regolano il
comportamento e gli interventi, molte altre volte invece risulta ben chiaro il
pregiudizio alla base, fatto sta che la soluzione più veloce soprattutto
adottata sui social network, si palesa nella sparata a zero.
Non sappiamo in quale dei due casi rientri la nuova
bufala che gira in questi giorni su internet e che documentiamo negli
screenshot sottostanti.
bufala che gira in questi giorni su internet e che documentiamo negli
screenshot sottostanti.
In questo caso vediamo un Carabiniere che tiene
in mano uno sfollagente in parte color grigio. Scontati i riferimenti al G8
di Genova ed a altri cortei “sfumati nel rosso sangue”, il racconto procede
insinuando il dubbio sulla modifica dello strumento in dotazione, che
normalmente appare di color nero, nel probabile intento di aumentare i danni
oltre alla sua naturale forza di impatto: se così fosse ci troveremmo davanti
ad una situazione di illegalità.
in mano uno sfollagente in parte color grigio. Scontati i riferimenti al G8
di Genova ed a altri cortei “sfumati nel rosso sangue”, il racconto procede
insinuando il dubbio sulla modifica dello strumento in dotazione, che
normalmente appare di color nero, nel probabile intento di aumentare i danni
oltre alla sua naturale forza di impatto: se così fosse ci troveremmo davanti
ad una situazione di illegalità.
Nel tentativo di sciogliere ogni dubbio abbiamo
contattato un istruttore per l’ordine pubblico dell’Arma dei Carabinieri.
contattato un istruttore per l’ordine pubblico dell’Arma dei Carabinieri.
“Il “tonfa” è composto nella parte esterna in
acciaio, in quella interna, allungabile è utilizzata la bachelite. All’interno
della “bachelite” si trovano due “ring” o “anelli” che servono a ridurre il
contraccolpo durante l’uso. Questi elementi sono dotati di numero di matricola,
soggetti ad usura e per essere sostituiti devono essere inviati ad una ditta
specializzata”.
acciaio, in quella interna, allungabile è utilizzata la bachelite. All’interno
della “bachelite” si trovano due “ring” o “anelli” che servono a ridurre il
contraccolpo durante l’uso. Questi elementi sono dotati di numero di matricola,
soggetti ad usura e per essere sostituiti devono essere inviati ad una ditta
specializzata”.
“Le ditte produttrici e addette alla manutenzione
sono due, una americana e una italiana” spiega il militare “La colorazione
originale dei pezzi di entrambe le ditte è nera, ma può capitare che i lotti di
produzione di una delle due ditte nel tempo perdano colore e che si possa
perciò in qualche manifestazione scorgere un tonfa grigio invece che nero,
proprio come quello della foto”.
Nessun complotto quindi ma molto più banalmente materiale usurato.
sono due, una americana e una italiana” spiega il militare “La colorazione
originale dei pezzi di entrambe le ditte è nera, ma può capitare che i lotti di
produzione di una delle due ditte nel tempo perdano colore e che si possa
perciò in qualche manifestazione scorgere un tonfa grigio invece che nero,
proprio come quello della foto”.
Nessun complotto quindi ma molto più banalmente materiale usurato.