Carabinieri

Tolti tesserino e pistola al Capitano che ha scritto sul viso della carabiniera

Una carabiniera di 21 anni, in ferma volontaria nella compagnia di Pavullo in provincia di Modena, è stata bullizzata da un capitano. Al rientro da un servizio l’ufficiale le ha apposto «il suo visto», con firma scritta con la biro, sulla fronte.

Consegnati pistola e tesserino

Appena ricevuta segnalazione dell’accaduto, il colonnello Antonio Caterino, comandante provinciale dei carabinieri, ha sollevato il comandante dal suo incarico. Non solo. Ha disposto accertamenti urgenti a seguito dei quali al capitano per 15 giorni sono stati tolti tesserino e pistola. Per due settimane, è stato esonerato dalle proprie funzioni. Un provvedimento legato probabilmente alla condizione di stress che sta vivendo a seguito delle indagini avviate nei suoi confronti.

La ricostruzione

Secondo quanto ricostruito, l’ufficiale la sera del 14 maggio le avrebbe scritto a biro sulla fronte “visto, il capitano” come si fa per avvenuto controllo sulle pattuglie. Invece di firmare il foglio di servizio, le avrebbe “firmato” il volto. La ragazza è rimasta esterrefatta, così come gli altri colleghi presenti. Uno di loro, un giovane da poco in servizio, percependo la gravità dell’accaduto ha fotografato il viso della ragazza, fatto circolare in una chat interna. È grazie a lui che è emerso l’episodio. E al comandante diretto della ragazza, che informato del fatto ha provveduto subito ad attivare la scala gerarchica perché venissero presi provvedimenti.

La procura di Modena attende l’eventuale denuncia della parte offesa per iniziare un’altra inchiesta. Mentre i sindacati protestano. Secondo Unarma «l’ufficiale coinvolto in questa storia è stato anche istruttore alla scuola marescialli di Firenze, recentemente sotto i riflettori per una serie di eventi tragici come il suicidio della giovane carabiniera Beatrice Belcuore, e per comportamenti rigidi e inappropriati. Ciò solleva interrogativi sulla forma mentis degli istruttori, su pratiche e cultura all’interno delle nostre istituzioni normative».

Si potrebbe ravvisare violenza privata

Potrebbe essere ravvisato il reato di violenza privata, vista la condizione di subalternità della ragazza, carabiniera in ferma volontaria. Il legale del comandante, l’avvocato Luca Camaggi, ha poi specificato come il suo assistito respinge ogni eventuale sospetto di un suo possibile comportamento maschilista.

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