TikTok: la Commissione Ue vieta ai dipendenti di usare l'app cinese
Nuove tensioni sul fronte della tecnologia tra le istituzioni Ue e i colossi mondiali del digitale. La Commissione europea vieta ai suoi dipendenti di utilizzare TikTok, la piattaforma di social media di proprietà cinese che sta spopolando in tutto il mondo, soprattutto fra gli utenti più giovani.
La Commissione europea ha vietato ai suoi dipendenti di utilizzare l’app di social media cinese TikTok per problemi di sicurezza. Lo riportano diversi media europei. Un alto funzionario ha riferito al sito Politico che è stato ordinato nella mattinata di giovedì, 23 febbraio, a tutto il personale di rimuovere TikTok dai propri dispositivi ufficiali e che devono anche rimuovere l’app dai propri dispositivi personali se hanno installato app relative al lavoro.
Breton: “In ballo la sicurezza dei dipendenti”
“La Commissione europea è una istituzione e come istituzione, come altre, ha un grande focus sulla cybersicurezza e sulla protezione dell’insieme dei nostri colleghi e di quanti lavorano nella Commissione europea. Per questo prendiamo a volte delle decisioni per far sì che nel contesto attuale, dove vediamo molte attività nella cybersicurezza, possiamo garantire la sicurezza. Ecco il motivo di questa decisione”. Lo ha dichiarato il commissario europeo al Mercato interno, Thierry Breton, rispondendo a una domanda sulla decisione della Commissione di chiedere a tutti i dipendenti con la app di TikTok installata sui dispositivi aziendali e su dispositivi personali di disinstallarla al più presto.
“Discusso con i vertici di TikTok”
“Il mese scorso ho avuto un colloquio con l’amministratore delegato di TikTok, Shou Zi Chew, e nella ricca conversazione che abbiamo avuto gli ho parlato dei problemi concernenti la sicurezza dei dati, i potenziali trasferimenti e sui loro servizi e siamo contrari a dare le ragioni per le quali prendiamo determinate decisioni nell’interesse dei nostri colleghi, ovvero i funzionari della nostra istituzione”, ha concluso Breton.
La risposta di TikTok
“Siamo delusi da questa decisione, che riteniamo sia sbagliata e basata su idee errate”. Così un portavoce della piattaforma TikTok ha commentato la decisione della Commissione europea di chiedere ai suoi dipendenti di disinstallare l’app dai loro cellular
Problemi anche negli Usa
Non è la prima volta che il colosso del digitale, appartenente alla società cinese ByteDance, finisce nel mirino delle autorità in Occidente. Il controllo e l’influenza del governo di Pechino sulla piattaforma – che ha superato i due miliardi di utenti in tutto il mondo – sollevano preoccupazioni per la sicurezza nazionale anche negli Usa.
A dicembre 2022 il direttore dell’Fbi, Chris Wray, ha dichiarato che TikTok è “controllata da un governo” che “non condivide i nostri valori” e potrebbe “usarla per operazioni di influenza”. Il Congresso Usa si sta muovendo in questo senso, ma l’ipotesi di un blocco totale di TikTok potrebbe scontrarsi con principi fondamentali della democrazia Usa come la libertà di pensiero e di espressione. Il Ceo di TikTok, Shou Zi Chew, testimonierà davanti al Congresso il 23 marzo 2023, per chiarire la posizione della piattaforma sul tema della sicurezza cibernetica.
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