Giustizia

Teulada, assolti i generali accusati di inquinamento. A Foras: «Lo Stato non condanna mai se stesso»

CAGLIARI – Assolti i generali accusati di inquinamento a Teulada. La rabbia di A Foras: “La lotta non si ferma”

“Ce lo aspettavamo – dice Elena Argiolas del comitato A Foras -. Purtroppo lo Stato non condanna mai se stesso e chi viene accusato di disastro ambientale viene lasciato impunito. Non come noi che veniamo perseguitati politicamente”. Non è giunta inaspettata l’assoluzione dei quattro generali dell’esercito italiano, Giuseppe Valotto, Danilo Errico, Domenico Rossi e Sandro Santroni, sotto inchiesta per disastro ambientale a Teulada. Ma tra i militanti di A Foras, in presidio di fronte al Palazzo di giustizia in attesa della sentenza, si è comunque diffusa l’indignazione non appena è trapelata la notizia.

La Procura aveva accertato lo stato di devastazione della Penisola Delta, un’area di tre chilometri quadrati dove, dal 2008 al 2016, furono sparati 860mila colpi di addestramento, con 11.875 missili, pari a 556 tonnellate di materiale bellico. Al termine dell’inchiesta il pm Emanuele Secci aveva chiesto l’archiviazione, negata dalla gip che aveva ordinato l’imputazione coatta. Dopo altre indagini lo stesso pm aveva ritenuto di non avere gli elementi per poter reggere un’accusa in giudizio e di nuovo aveva chiesto al gip l’archiviazione.

“Quello che rimane è la verità dei fatti: la penisola Delta dichiarata imbonificabile e tutte le persone che si sono ammalate e sono morte di tumore in prossimità dei poligoni di Teulada e Quirra”, dichiara la militante Elena Argiolas. “Anche se voi vi credete assolti siete per sempre coinvolti”, lo slogan della protesta antimilitarista.

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