TANGENTI PER ASSICURARSI LA PENSIONE: MILITARI INDAGATI PER CORRUZIONE
(di Giulio De Santis per il Corriere.it) – Per cominciare un assegno di 255mila euro. E a seguire un mensile di 860 euro per il resto della vita. Questo il responso del collegio medico- legale della Difesa chiamato a esprimere un parere sulla richiesta avanzata dal soldato in congedo Massimo Telli di ricevere un trattamento pensionistico privilegiato.
Solo che la risposta favorevole, secondo il pm Stefano Fava, sarebbe stata il frutto di una bustarella che Telli avrebbe dato a Costantino Sordi, dipendente del ministero della Difesa, pagato per condizionare la valutazione dell’organo collegiale. Missione compiuta: ma ora Telli e Sordi rischiano il processo per corruzione dopo la chiusura indagini della procura. I due sono indagati con altre 15 persone – soldati, funzionari e medici – ritenute responsabili di aver lavorato per pilotare i lavori del collegio nel 2015.
Le accuse, a seconda delle posizioni, sono corruzione e falso in atto pubblico.Quest’ultimo è il solo reato contestato ad Alessandro Iara, tenente, accusato con la moglie Monica De Marzio, dirigente del ministero della Sanità. La coppia avrebbe fatto prendere un farmaco al soldato Salvatore De Giudici per impedirgli di superare l’esame d’idoneità, cosi ponendo le basi per «ingiustificati» trattamenti pensionistici. Di corruzione è accusato Francesco Veneziano, soldato in congedo, dichiarato «vittima del dovere» in cambio di 10 mila euro dati a Sordi.