Statali, niente più anticipi TFS: l’Inps blocca le richieste per mancanza di soldi
Dal 25 aprile 2024 non sarà più possibile, per i dipendenti pubblici, presentare domanda per ottenere l’anticipo del trattamento di fine servizio (TFS). Lo ha comunicato l’Inps con il messaggio n.1628 del 25 aprile, spiegando che le risorse stanziate nel proprio bilancio previsionale per il 2024 per questa misura sono in via di esaurimento.
Il TFS è l’indennità corrisposta ai dipendenti pubblici assunti prima del 1° gennaio 2001 al termine del rapporto di lavoro. Per chi è stato assunto dopo tale data, è previsto il trattamento di fine rapporto (TFR) secondo le regole del settore privato. L’anticipo del TFS consente di ottenere la liquidazione prima dei termini previsti, che possono arrivare fino a 24 mesi dalla cessazione del servizio.
Nel messaggio, l’Inps spiega che “le risorse finanziarie a essa destinate nel Bilancio di previsione dell’INPS per l’anno 2024 sono, sulla base delle stime effettuate, in via di esaurimento”. Per questo, “a partire dal 25 aprile 2024 è inibita la presentazione di nuove domande”.
L’Istituto chiarisce inoltre che “a decorrere dal 26 aprile 2024 e fino a nuova comunicazione, non è possibile per gli uffici credito delle Sedi/Poli territoriali e nazionali elaborare e trasmettere le bozze di proposta di cessione agli utenti”. Le pratiche già avviate verranno comunque esaminate.
La misura di anticipo del TFS per gli statali era stata introdotta nel 2022 e le relative risorse erano state stanziate nel bilancio Inps 2023. Tuttavia, i fondi sono stati utilizzati prima del previsto e già ad aprile 2024 non sono più sufficienti per accogliere nuove richieste. Per il momento, quindi, il rubinetto si chiude in attesa di nuovi stanziamenti.
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