Stalking al brigadiere, assolto comandante di compagnia: “Sono battute caserma”
Non luogo a procedere. Non parla, ma il suo sorriso vale un commento. Finisce qui, con il suo proscioglimento, la vicenda che ha tirato in ballo per stalking l’ex comandante della compagnia dei carabinieri di Treviglio, Davide Papasodaro, che ora guida il Nucleo investigativo di Foggia. E’ quanto riporta il giorno.it in un articolo di Francesco Donadoni.
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A chiamarlo in causa un collega, il brigadiere Luciano Galli, che si è costituito parte civile con l’avvocato Massimo Tanzariello, che ha insistito per il processo (ha anche prodotto dei documenti, delle testimonianze). Il pm, Maria Esposito, aveva chiesto il non luogo a procedere per l’ex comandante. Il gup ha preso tempo per leggere i documenti e ieri la decisione. Il maggiore (assistito dall’avvocato Benedetto Maria Bonomo) si sarebbe rivolto al suo sottoposto con ripetute frasi del tenore: «Il vento è cambiato e rispetto a prima, quando mi hanno detto che lei comandava la radiomobile, la compagnia la comando io». Battute da caserma, no stalking per il pm, che aveva chiesto il non luogo a procedere. Il gip aveva disposto l’imputazione coatta e il gup ha disposto il non luogo a procedere perché il fatto non costituisce reato.
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Il Maggiore Papasodaro era balzato agli onore del web per l’ottimo lavoro svolto sul campo, che ha portato a 1000 arresti e al sequestro di mezza tonnellata di droga quando comandava la compagnia di Treviglio.