Sparatoria in Questura, il padre di uno degli agenti uccisi fa causa al Viminale
ll padre di Matteo Demenego, uno dei due agenti di polizia ucciso in Questura nella sparatoria del 2019, ha fatto causa al Ministero degli Interni, una causa al Tribunale civile per risarcimento danni.
Uno dei punti su cui si concentra la richiesta è il malfunzionamento delle fondine rotanti in plastica rigida, all’epoca in dotazione. La fondina dell’agente Pierluigi Rotta, l’altra vittima, si era rotta da qualche giorno e usava una fondina in cordura, un tessuto rigido, senza blocchi di sicurezza. Per questo il responsabile della sparatoria Alejandro Meran è riuscito in un secondo a sfilargli l’arma di dosso e a sparare.
Il sindacato autonomo di Polizia Sap già dal 2018 aveva più volte fatto presente al dipartimento competente che le fondine in plastica rigida si rompevano spesso. Proprio due giorni prima l’omidicio di Demengo e Pierluigi Rotta, il dipartimento aveva risposto al sindacato scrivendo che era a conoscenza del problema e stava vagliando un nuovo modello. “La responsabilità, anche come datore di lavoro, qualcuno se la deve prendere”, ha dichiarato Fabio Demenego, il padre di Matteo. Lorenzo Tamaro, del sindacato autonomo di Polizia, fa sapere che il Sap appoggia in pieno la richiesta di risarcimento avanzata dalla famiglia del collega scomparso.
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