Carabinieri

Sottrasse pistola a carabiniere, collega sparò e uccise marocchino: chiesta archiviazione

La Procura di Vicenza ha depositato una richiesta di archiviazione per il caso della sparatoria avvenuta a Fara il 24 aprile 2023, in cui perse la vita il 28enne cittadino marocchino Soufiane Boubagura. Secondo il sostituto procuratore Cristina Carunchio, il vicebrigadiere dei carabinieri Stefano Marzari, che sparò i colpi fatali, avrebbe agito per legittima difesa.

L’incidente ebbe inizio quando Boubagura, visto correre scalzo per le strade di Mason di Colceresa in stato di agitazione, fu intercettato da una pattuglia dei carabinieri. Durante il tentativo di fermo, l’uomo riuscì a sottrarre la pistola d’ordinanza a un militare, dando inizio a un conflitto a fuoco.

Nel corso della sparatoria, l’agente di polizia locale Alex Frusti, 42 anni, intervenuto in supporto, fu gravemente ferito da Boubagura. Fu a questo punto che Marzari fece fuoco, colpendo mortalmente il 28enne con sei proiettili, di cui tre risultati fatali.

L’autopsia ha rivelato che Boubagura non aveva assunto sostanze stupefacenti o alcoliche il giorno dell’incidente. La Procura sostiene che Marzari abbia agito per difendere se stesso e, soprattutto, l’agente Frusti.

L’avvocato che rappresenta la sorella di Soufiane, ha dichiarato: “Ci riserviamo di leggere la documentazione con cui la procura ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta, dopodiché decideremo se esercitare o meno l’opposizione alla richiesta del pm”.

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