SOPPRESSIONE CORPO FORESTALE: “NOI VITTIME DI UN GOVERNO POCO DEMOCRATICO. VOTEREMO NO AL REFERENDUM COSTITUZIONALE”
“La democrazia in Italia sta venendo meno e noi del Corpo forestale dello Stato siamo una delle prime vittime. Vittime di un governo presieduto da un premier non eletto che ha deciso di cancellare l’unica forza di polizia ambientale esistente in Italia e di condannare i forestali ad indossare le stellette militari, pur essendo poliziotti civili, senza il minimo confronto. Non staremo con le mani in mano a subire le scelte infelici di chi non ha la minima conoscenza del sistema sicurezza”.
Lo dichiarano in una nota i sindacati di categoria Sapaf, Ugl Cfs e Fp Cgil. “La soppressione del Corpo forestale – spiegano Marco Moroni, Danilo Scipio e Francesca Fabrizi – rappresenta l’ennesima riforma sbagliata dell’esecutivo Renzi. Come forestali, ma soprattutto come cittadini, pensiamo infatti che la riforma costituzionale sulla quale saremo chiamati ad esprimerci con un referendum in autunno è sbagliata, soprattutto per quel che riguarda il Senato, perché si nega ai cittadini la possibilità di eleggere i propri rappresentanti.
Già adesso – proseguono – abbiamo un governo poco democratico e lo stiamo pagando come forestali sulla pelle viva. Non vorremmo un domani ritrovarci in una condizione ben peggiore con un nuovo assetto istituzionale che rischia di apparire molto più simile ad un regime totalitario che ad una democrazia repubblicana, come la nostra”.
“Anche per questo – conclude la nota sindacale – i dipendenti del Corpo forestale dello Stato si sono spontaneamente riuniti in un comitato centrale per il No al referendum costituzionale. Altri comitati nasceranno in sede periferica”.