Sigonella, schianto contro il passaggio a livello: muoiono due soldatesse della base militare
Due giovani soldatesse americane in servizio nella base di Sigonella, sono morte all’alba di oggi nello schianto della loro auto contro un palo di sostegno di un passaggio a livello. Si chiamvano Darika S., 30 anni, che era alla guida dell’Alfa 147 e Raquel J, 18.
L’incidente, che dai rilievi effettuati dalla polizia locale di Catania risulta essere «autonomo», è avvenuto intorno alle 5,40 nei pressi del carcere di Bicocca, periferia sud di Catania, a poca distanza sia dall’aeroporto civile di Fontanarossa sia da «Nas 1», la parte della base americana che ospita alloggi e servizi dei militari Usa. A dare l’allarme è stato un automobilista di passaggio che ha chiamato il 112. Sul posto sono arrivati, oltre alle ambulanze, carabinieri e polizia locale di Catania ma le due giovani militari erano già morte. «Le vittime – fanno sapere dall’ufficio stampa del Comune di Catania – sono state sbalzate fuori dall’abitacolo, per l’urto violentissimo con un pilone in cemento armato a sostegno della sbarra di stop; questo ha fatto capovolgere e accartocciare l’auto, un’Alfa Romeo 147 su cui viaggiavano, presumibilmente ad alta velocità, di ritorno verso la base militare».
Le salme delle due soldatesse sono state già trasferite all’interno della base di Sigonella. «La nostra comunità è profondamente rattristata dalla tragica perdita di questi nostri commilitoni – ha detto il comandante Usa di Sigonella, Kevin Pickard, in un comunicato diffuso dall’ufficio stampa americano della base -. Mancheranno molto ai loro amici, ai loro colleghi e alla leadership della Nas (Naval air station, ndr) Sigonella. Nell’affrontare insieme questa situazione, stiamo fornendo tutto il supporto necessario alle loro famiglie nonché ai loro amici e colleghi». Il capitano di vascello Pickard ha anche precisato «che le cause dell’incidente sono al vaglio degli investigatori e che ogni informazione a riguardo deve essere richiesta direttamente al Comando della Nas Sigonella».