Schianto in moto a Viterbo muore tenente colonnello dell’Aeronautica militare
Sembrava un banale incidente, un urto tra moto e auto a velocità non sostenuta, invece per Roberto Grasso è stato mortale. Una vita spesa per il volo e per la sua famiglia, ufficiale dell’Aeronautica ora in servizio a Roma allo Stato Maggiore, ma ogni sera tornava nella sua Priverno. Faceva il pendolare pur di non lasciare la cittadina in cui era nato.
La comunità di Priverno è avvolta in un doloroso lutto per la sua prematura scomparsa, aveva 57 anni ed era molto stimato e conosciuto, in tanti ricordano quel volto familiare e sorridente. L’incidente venerdì a Viterbo dove aveva partecipato a un raduno di motociclisti.
Secondo le prime ricostruzioni un uomo di 90 anni, al volante di un’automobile, ha urtato la moto di Grasso che stava procedendo con altri motociclisti suoi amici lungo la Cassia, ad Acquapendente, il 57enne ha perso il controllo della sua motocicletta ed è finito contro la vettura. Un urto non estremamente violento, eppure una ferita al collo è stata fatale per l’ufficiale. I soccorsi sono stati immediati, il personale del 118 ha stabilizzato il ferito quindi ne è stato disposto il trasporto all’ospedale Belcolle. Nonostante gli sforzi disperati dei medici l’uomo è deceduto poco dopo l’incidente.
Roberto Grasso era un uomo conosciuto e apprezzato da tutti non solo per la sua cortesia e il suo spirito altruista, ma anche per la sua grande passione per il volo. Ufficiale dell’Aeronautica Militare, Grasso si era distinto per il suo coraggio e la sua professionalità, qualità che gli avevano valso nel 2013 la prestigiosa Medaglia d’Argento al Valore Aeronautico. Onorificenza che gli era stata conferita per il valore dimostrato durante una missione di recupero feriti in Afghanistan nel 2009, quando, come Pilota capo equipaggio di elicottero, portò a termine la missione con competenza e coraggio, operando in condizioni di estremo pericolo e difficoltà operativa.
Le motivazioni della medaglia recitano: “Portava a termine la missione assegnata con competenza e coraggio, in condizioni di pericolo e di estrema difficoltà operativa, salvando la vita del personale coinvolto e conducendo il proprio equipaggio incolume alla base”. Numerosissime le testimonianze di affetto e stima nei confronti di Roberto Grasso. Un amico lo ricorda così: «Era un uomo dal cuore d’oro, sempre pronto ad aiutare il prossimo. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile in tutti noi». L’intera comunità di Priverno si stringe attorno alla famiglia di Roberto Grasso.