Polizia

Scappa dalla polizia per 3 km, si schianta e cade: arrestato ‘amico’ di Ramy e Fares

Un nuovo inseguimento a Milano ha riportato l’attenzione sulla sicurezza urbana e sui controlli delle forze dell’ordine. Venerdì mattina, nel quartiere Corvetto, un giovane è stato arrestato dopo una fuga spericolata su uno scooter. La vicenda assume contorni ancora più particolari per il collegamento con un episodio precedente, quello dell’inseguimento di novembre, concluso con la morte di Ramy Elgalm, diciannovenne coinvolto in un analogo scontro con le forze dell’ordine.

L’inseguimento al Corvetto: tre chilometri di fuga

Tutto è iniziato in via Bazzi, dove una pattuglia della Polizia di Stato ha intimato l’alt a uno scooter Honda SH, con due persone a bordo. I giovani, anziché fermarsi, hanno accelerato dando il via a un inseguimento per le vie di Milano. Dopo circa tre chilometri, la corsa si è conclusa in via San Dionigi, nel cuore del quartiere Corvetto, quando il mezzo ha impattato contro un’auto in sosta. Mentre uno dei due giovani è riuscito a scappare a piedi, l’altro è stato bloccato e arrestato dagli agenti.

L’arrestato: un volto noto alle forze dell’ordine

Il fermato è un marocchino di 24 anni, con precedenti penali e privo di documenti in regola. Le accuse nei suoi confronti comprendono resistenza a pubblico ufficiale e possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli. Un dettaglio ha però acceso l’attenzione degli investigatori: il ragazzo era già stato fermato in passato insieme a Farès Bouzidi e Ramy Elgalm, i due giovani protagonisti dell’inseguimento di novembre, che si era tragicamente concluso con la morte di Ramy.

Un legame che solleva interrogativi

L’arresto del ventiquattrenne apre nuovi interrogativi sulle dinamiche della criminalità giovanile nella città e sulla necessità di controlli più stringenti. La ripetuta presenza del giovane nelle indagini solleva il dubbio se si tratti di semplici coincidenze o di una rete più ampia di contatti e attività illecite.

Le forze dell’ordine a Milano, impegnate nel monitoraggio del territorio, continuano a intensificare i controlli nel tentativo di arginare il fenomeno delle bande giovanili e dei reati predatori, sempre più frequenti nelle periferie milanesi.

Infodifesa è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale

Cosa Aspetti? Al costo di meno di un caffè al mese potrai leggere le nostre notizie senza gli spazi pubblicitari ed accedere a contenuti premium riservati agli abbonati – CLICCA QUI PER ABBONARTI

error: ll Contenuto è protetto