RITA DALLA CHIESA: «LO STIPENDIO DEGLI UOMINI IN DIVISA È UNA VERGOGNA»
post su Facebook, tantissime condivisioni, parole dette con il cuore. A Rita
Dalla Chiesa basta raccontare un episodio di pochi minuti per
fotografare una situazione e far riflettere.
«È tardissimo», scrive la
conduttrice tv. «Sono tornata a casa adesso da una cena a casa di amici.
Scendendo dalle Mura Vaticane siamo stati fermati da una pattuglia dei
Carabinieri, per un controllo dei documenti. Noi al caldo di una macchina, fra
chiacchiere e risate, loro al gelo in mezzo alla strada. Ero seduta dietro, li
guardavo, “sentivo” la loro fatica, il freddo che potevano avere. Erano lì per
proteggerci, per assicurare a noi cittadini un sonno tranquillo. Guardavo le
loro divise, i loro visi giovani e seri, consapevoli di ciò che potrebbe
purtroppo accadere in qualunque momento e in qualunque angolo di strada».
conduttrice tv. «Sono tornata a casa adesso da una cena a casa di amici.
Scendendo dalle Mura Vaticane siamo stati fermati da una pattuglia dei
Carabinieri, per un controllo dei documenti. Noi al caldo di una macchina, fra
chiacchiere e risate, loro al gelo in mezzo alla strada. Ero seduta dietro, li
guardavo, “sentivo” la loro fatica, il freddo che potevano avere. Erano lì per
proteggerci, per assicurare a noi cittadini un sonno tranquillo. Guardavo le
loro divise, i loro visi giovani e seri, consapevoli di ciò che potrebbe
purtroppo accadere in qualunque momento e in qualunque angolo di strada».
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Le
parole e l’orgoglio di Rita Dalla Chiesa
«Mi
sono chiesta – ha aggiunto Rita Dalla Chiesa – se non hanno paura. Ho pensato
alle loro famiglie, così uguali alla famiglia che ho avuto io. Ho pensato al
loro stipendio, una vergogna per chi rischia la vita ogni secondo. E a quella
cifra che, ogni mese, donano tutti, dal Carabiniere al Generale, agli orfani
dei loro colleghi che non ci sono più. E ho capito, per l’ennesima volta, nella
mia vita, di amarli moltissimo. E di essere sempre più orgogliosa di
essere cresciuta in mezzo a loro».
sono chiesta – ha aggiunto Rita Dalla Chiesa – se non hanno paura. Ho pensato
alle loro famiglie, così uguali alla famiglia che ho avuto io. Ho pensato al
loro stipendio, una vergogna per chi rischia la vita ogni secondo. E a quella
cifra che, ogni mese, donano tutti, dal Carabiniere al Generale, agli orfani
dei loro colleghi che non ci sono più. E ho capito, per l’ennesima volta, nella
mia vita, di amarli moltissimo. E di essere sempre più orgogliosa di
essere cresciuta in mezzo a loro».