Risultati Europee: Meloni regina, Vannacci salva la Lega, Tajani record in FI, flop Renzi-Moratti. M5S, emerge solo Tridico.
Le elezioni europee hanno riservato una grande sorpresa per la Lega di Matteo Salvini: il generale Roberto Vannacci, candidato indipendente, ha trionfato raccogliendo oltre 500mila preferenze in tutt’Italia, con un picco di 176mila nel collegio Nord-Ovest. Grazie al suo contributo, stimato in circa 2 punti percentuali, il partito è riuscito a raggiungere il 9,1% dei consensi, evitando un risultato disastroso.
Senza Vannacci, infatti, la Lega sarebbe scivolata sotto il 7%, un dato che avrebbe messo a serio rischio la leadership di Salvini. Il segretario, che durante la campagna elettorale aveva promesso il raggiungimento della doppia cifra, può ora tirare un sospiro di sollievo, anche se il futuro del partito resta incerto.
Nonostante il successo personale di Vannacci, che ha più che doppiato i leghisti eletti come secondi per numero di preferenze, la Lega è stata comunque superata in volata da Forza Italia, che ha ottenuto il 9,7% dei consensi. Questo risultato inverte i rapporti di forza rispetto alle politiche e pone il partito di Salvini come fanalino di coda della coalizione di governo.
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Il risultato della Meloni
Ma è proprio la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, a brillare come stella indiscussa di queste elezioni europee. La premier si prepara a superare i 2 milioni di preferenze personali, essendosi schierata come capolista in tutte e cinque le circoscrizioni. Un risultato straordinario che, tuttavia, non le permette di avvicinarsi al primato di consensi personali stabilito da Silvio Berlusconi nel 1999, quando il Cavaliere raccolse ben 3 milioni di voti. Meloni, di fatto, cannibalizza gli altri componenti delle liste di FdI, che appaiono lontanissimi in termini di voti personali.
I big del PD
Nel Partito Democratico, invece, spicca l’elezione all’Europarlamento della giornalista Lucia Annunziata e del sindaco uscente di Firenze, Dario Nardella. Ma è il sindaco di Bari, Antonio Decaro, a sorprendere tutti con un exploit che gli vale ben 482.900 voti nella circoscrizione dell’Italia meridionale, nonostante una recente polemica dai risvolti giudiziari. Decaro trascina l’intero partito a un risultato sorprendente, rendendo la Puglia la seconda piazzaforte “rossa” dopo l’Emilia Romagna e prima della Toscana. Il primo cittadino di Bari prende il doppio dei voti dell’altra big in lista, Lucia Annunziata, e quattro volte tanto quelli di Pina Picierno, parlamentare uscente in casa dem.
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Il risultato di Tajani
In Forza Italia, Antonio Tajani si conferma recordman delle preferenze, sfiorando quota 130.000 nel Mezzogiorno, mentre Letizia Moratti non brilla al Nord Ovest. L’endorsement dell’ultima ora di Umberto Bossi a favore dell’ex leghista Marco Reguzzoni non sortisce effetti miracolosi, con soli 6.700 voti raccolti. Delusione anche per Matteo Renzi: nonostante le 150.000 preferenze personali, la lista Stati Uniti d’Europa non supera la soglia di sbarramento del 4%. Nel M5S, infine, l’unico nome a emergere è quello dell’ex presidente Inps Pasquale Tridico, con 115.000 preferenze nella circoscrizione Sud.
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