RIORDINO DELLE CARRIERE: NECESSITÀ DI ADEGUAMENTO DELLA QUALIFICA DI COMMISSARIO COORDINATORE IN VICE QUESTORE PENITENZIARIO
Interessante e vantaggioso il testo partorito dalle commissioni parlamentari difesa e affari costituzionali, che dopo aver dato l’ennesimo parere favorevole alla riforma, promuove ulteriori spunti migliorativi del testo.
Tra gli altri, interessante è il punto w) che testualmente dispone: “all’articolo 42 si valuti l’opportunità di approfondire il meccanismo di riallineamento del ruolo direttivo ordinario e speciale del Corpo di Polizia Penitenziaria ai fini della piena rispondenza rispettivamente al ruolo dei commissari ed al ruolo speciale della Polizia di Stato”.
Tale disposizione prevede tra l’altro, in virtù dell’art. 8 comma 1 lett. A), la perfetta omogeneizzazione delle denominazioni, ossia quella di commissario coordinatore penitenziario che deve essere convertita in vice questore penitenziario, così come accaduto per la qualifica di commissario superiore, modificata in vice questore forestale per volontà dell’ex Ministro Alemanno con il plauso del suo Corpo.
Ed infatti tutti i gradi sono identici per tutte le forze di polizia e militari, con l’unica eccezione del grado di commissario coordinatore, che oltretutto è ancora più anacronistico e rischia di creare confusione, in virtù dell’introduzione della denominazione “coordinatore” per le qualifiche di vertice di assistenti capo, sovrintendenti ed sostituti commissari. Cambiamento di denominazione che non costa nulla e che peraltro non può essere “licenziata” con la mera giustificazione che ciò sia impossibile in quanto la polizia penitenziaria non ha le questure, in quanto neanche la forestale le aveva, e se fosse per questo la polizia penitenziaria non ha neanche i commissariati e pertanto, seguendo tale ragionamento non dovrebbe avere neanche la denominazione di commissario. Peraltro pur in mancanza delle questure, anche all’interno del parlamento vi sono i questori parlamentari, che si occupano di sicurezza così come il corpo di polizia penitenziaria all’interno del carcere. Pertanto, dopo il suggerimento delle commissioni parlamentari, riguardo “alla piena rispondenza rispettivamente al ruolo dei commissari ed al ruolo speciale della Polizia di Stato”si attendono le modifiche del governo, nella speranza che il Ministro Orlando si faccia promotore di tali iniziative anche in virtù del suo attuale peso all’interno del partito, così come auspicato anche dal segretario generale Capece, che durante le audizioni alla camera dei deputati, aveva auspicato a gran voce tale cambiamento, ricordando come nel 2000 c’erano state analoghe forzature per impedire che gli ufficiali della polizia penitenziaria assumessero la denominazione di commissario.