Esercito

RIORDINO DEI RUOLI: DOBBIAMO ESSERE CHIARI!

Il Consiglio Centrale di Rappresentanza Comparto Difesa, in data 16 febbraio, ha chiesto con delibera al Capo di Stato Maggiore della Difesa i testi aggiornati sul Riordino delle carriere del Comparto Difesa e Sicurezza riferiti alle altre Forze Armate e Forze di Polizia ad ordinamento civile e militare, l’ammontare delle risorse destinate al progetto del riordino distinte per Comparto, la destinazione e ripartizione degli 80 euro del bonus sicurezza riferiti agli anni 2017 e 2018 e l’ammontare delle risorse destinate alla concertazione normativa ed economica.

Con la lettura di queste poche righe qualcuno di voi, rendendosi conto della data di fine delega per le Forze di Polizia (28 febbraio) e conscio del fatto che la bozza del decreto legislativo contenente il riordino vada in pre-Consiglio dei Ministri il 27 febbraio, si chiederà se il Co.Ce.R. si sia svegliato ora o se sia impazzito.

Ebbene cari colleghi, nessuna delle due! Il Co.Ce.R. sta lavorando da mesi al progetto di riordino e questo lo confermano le svariate delibere ed incontri fatti con l’Amministrazione Difesa. Fino ad ora, o meglio, fino all’incontro avuto con la Signora Ministra della Difesa Sen. Roberta PINOTTI, non eravamo a conoscenza di come sarebbero stati divisi i fondi destinati al riordino, al bonus sicurezza e alla concertazione normativa ed economica inclusi in un unico contenitore normativo e da dividere con apposito Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Quindi, di fatto, si sono avuti incontri semplicemente tesi a “tastare il polso” della situazione e a capire come intendevamo gestire ed affrontare il progetto del riordino dei ruoli, come se l’Amministrazione della Difesa non ne fosse a conoscenza da più di vent’anni. Comunque, anche in questa fase di “sondaggio”, la rappresentanza, e soprattutto le categorie, non si è sottratta dal far sentire il proprio pensiero nonché le proprie critiche alle svariate bozze di riordino che circolavano tra gli Stati Maggiori e che venivano di volta in volta illustrate alla rappresentanza.

L’animo è stato vigile e teso sul problema facendo scaturire persino forme di “disapprovazione” giudicate poco opportune e non al passo con i tempi dalla rappresentanza tutta. Il momento non era adeguato e i militari hanno pur sempre un loro stile! E fino ad ora, la rappresentanza militare, il personale tutto, ha mantenuto lo stile che la contraddistingue da sempre. A seguito dell’ultimo incontro con la Signora Ministra della Difesa si sono chiariti gli aspetti inerenti la ripartizione di questi agognati fondi. Si è capito a chiare lettere quali erano i fondi destinati al riordino, come sarebbe stato gestito il bonus sicurezza e quanti i soldi destinati al rinnovo contrattuale. La Ministra è stata molto chiara nel dire che per il 2017 il bonus sicurezza sarà elargito con gli stessi importi e con le stesse modalità dell’anno 2016 e il Signor Capo di Stato Maggiore della Difesa, Gen. Claudio GRAZIANO, da tempo attento alle problematiche soprattutto afferenti i gradi e i ruoli più bassi, ha dichiarato che inevitabilmente si sarebbe evitato di far accavallare il bonus sicurezza al bonus fiscale (Bonus per le fasce di reddito deboli).

Il termine dell’incontro ha segnato per la Rappresentanza l’inizio di una nuova era. Un “Dopo Cristo” che ha visto rimettere nel cassetto tutte le bozze del progetto di riordino circolate fino all’anno zero.

L’Amministrazione, di nuovo a lavoro, ha incontrato il Co.Ce.R. in data 15 febbraio illustrando la nuova bozza di progetto che a parere di tutta la rappresentanza avrebbe tenuto in debita considerazione le affermazioni della Ministra della Difesa e del Capo di Stato Maggiore della Difesa. È proprio vero che non si finisce mai di “vederne delle belle”. La bozza presentata alla rappresentanza militare, di fatto, è totalmente in contrasto con le dichiarazioni rese dalle Autorità.

I gradi più bassi percepiscono una remunerazione inferiore a quella attuale e non è chiaro se il bonus fiscale sia incluso o ne siano stati già dettati i termini e le modalità, sia per l’anno 2017 che 2018, senza chiedere neanche un misero parere alla rappresentanza.

Lo definirei, con lo stesso stile annoverato in precedenza, una mancanza di sensibilità, per non dire altro.

Un piccolo excursus è d’obbligo al fine di chiarire definitivamente gli aspetti cardini di un progetto di riordino. Il riordino dei ruoli, parolone che ormai impazza da anni nei corridoi dei palazzi romani e nelle sedi dei partiti politici, ha fissato, già da tempi lontani, come aspetti peculiari per non dire pregiudiziali la maggiore concentrazione e attenzione sui ruoli e gradi più bassi della scala piramidale.

Qualcuno, di certo, si ricorderà le parole dell’allora Presidente del Co.Ce.R. Interforze X Mandato Domenico ROSSI, oggi SottoSegretario di Stato alla Difesa, supportate da svariati documenti e delibere, che tra l’altro ha fatto proprie la Rappresentanza attuale. Le parole che riecheggiavano e che hanno dato inchiostro a svariati articoli e comunicati stampa erano proprio quelle di un progetto di riordino che si concentrava e che trovava la sua “ratio” nella valorizzazione dei gradi e ruoli alla base del sistema Difesa.

Un appello accorato, “giocoforza”, lo rivolgiamo al nostro SSS Domenico ROSSI che, con tutte le forze che lo hanno contraddistinto in questi anni alle massime cariche Governative, ponga in essere tutte le iniziative tese a riconoscere, in questo provvedimento, un ruolo importante alla categoria dei graduati.

Senza ulteriori giri di parole il volere della rappresentanza e soprattutto della Categoria Graduati è semplice e rispecchia totalmente le dichiarazioni della Ministra e del Capo di Stato Maggiore della Difesa.

Il riordino dei ruoli deve concentrarsi principalmente su quelle categorie di personale che hanno un reddito inferiore e che di fatto restano penalizzate da un riordino improntato capillarmente sulle categorie più alte. È d’obbligo rivolgere i complimenti a chi ha saputo salvaguardare una categoria all’apice della piramide, ci auspichiamo che questa minuziosa attenzione sia rivolta anche agli altri ruoli, altrimenti il provvedimento rischierà di essere eticamente inapprovabile.

L’elargizione del bonus sicurezza per l’anno 2017 deve avvenire con gli stessi importi e con le stesse modalità che si sono avute nell’anno 2016 e fin da ora, così come dichiarato dalla Ministra della Difesa, lavorare alle modalità di elargizione per l’anno 2018.

La valorizzazione dei gradi apicali, se di fatto non è possibile procedere all’unificazione dei ruoli, garantisca l’unificazione della carriera mantenendo la sede di servizio. Per il personale non beneficiario delle incrementazioni economiche, dovute all’inserimento della nuova qualifica, si elargisca un adeguato rimborso economico che vada a sopperire le sperequazioni subite e si mantenga il bonus fiscale per le fasce di reddito dichiarate ufficialmente dal Governo “deboli”.

Nella pura e semplice praticità si chiede che le dichiarazioni della Ministra della Difesa e del Capo di Stato Maggiore della Difesa trovino effettiva applicazione nel provvedimento all’esame della rappresentanza militare. In cuor nostro ci auspichiamo un immediato intervento dell’Autorità Politica al fine di poter concretizzare quanto auspicato dalla Rappresentanza per poter dire a tutti i colleghi che questa volta, davvero, si è rivolta massima attenzione ai ruoli più bassi che di fatto rappresentano la maggioranza del sistema Difesa.

Infine, Signora Ministra, se il carro dei vincitori dovrà partire vogliamo essere insieme a Lei a esultare per questo provvedimento che rincorriamo da vent’anni e questo può avvenire solo se l’impegno Suo, del Suo Ministero e Collaboratori, si incentrerà su quelle categorie che garantiscono un sistema difesa invidiato da tutti gli altri paesi. #noicisiamosempre

Francesco GENTILE

Delegato del Co.Ce.R. Interforze

X e XI Mandato

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