RAPINATORI A NAPOLI:GENERALE DEI CARABINIERI ANTONIO DE VITA «LI AVESSI AVUTI TRA LE MANI, LI AVREI MASSACRATI»
stati proprio i carabinieri. Quelli del comando provinciale di Napoli che,
con il passare delle ore, hanno fatto l’amara scoperta: erano stati i loro
colleghi a rapinare il supermercato, un disonore senza fine per chi indossa la
divisa.
“precedenti” e proprio per questo – per punizione – sarebbe stato trasferito
a Mestre.
Vita, solitamente tranquillo, è andato su tutte le furie. «Li avessi avuti
tra le mani, li avrei massacrati», si è lasciato sfuggire. «È un oltraggio a
tutti quei colleghi che lavorano giorno e notte per la gente, spesso rischiando
la propria vita». Ad affiancare De Vita tutti gli ufficiali del reparto
operativo che hanno lavorato subito al caso. Il comandante provinciale ha costantemente
informato la scala gerarchica: il comandante della Legione, generale Gianfranco
Cavallo, e quello interregionale, il generale Franco Mottola, che si è tenuto
aggiornato da lontano essendo in visita fuori regione.
assumere un primo, forte provvedimento: sospensione dal servizio con
effetto immediato.

 
			