Rapinatore ucciso a Napoli, il Questore vieta i funerali: legami con la camorra
Sono stati vietati i funerali di Luigi Caiafa, il ragazzo di 17 anni ucciso da un poliziotto durante una rapina la notte dello scorso 4 ottobre, tra via Duomo e via Marina, nel centro di Napoli: la decisione è arrivata dal questore Alessandro Giuliano. Intanto, sul corpo del 17enne, oggi, è stata effettuata l’autopsia, che ha indicato come Luigi Caiafa sia stato ucciso da due colpi di pistola. Secondo l’avvocato Giuseppe De Gregorio, legale della famiglia della vittima, un proiettile avrebbe colpito Luigi allo zigomo, fuoriuscendo dal collo, mentre un altro sarebbe entrato dal dorso, fuoriuscendo dall’addome. Il complice del 17enne, Ciro De Tommaso, 18 anni, figlio dell’ex capo ultras del Napoli Genny ‘a Carogna, è invece stato arrestato con l’accusa di rapina, resistenza, ricettazione (lo scooter sul quale si trovavano è risultato rubato) e porto d’armi (il giovane era in possesso di un coltello con lama di 7 centimetri). La pistola utilizzata per la rapina, invece, è risultata essere una replica.
Nel frattempo, nella giornata di ieri, la Procura della Repubblica di Napoli ha autorizzato la diffusione del video – ripreso dalle telecamere di sorveglianza poste in strada – che immortala la rapina, l’arrivo dei poliziotti e gli spari. Le immagini mostrano la Mercedes Classe A dei rapinati ferma accanto al marciapiede e lo scooter con a bordo Caiafa e De Tommaso avvicinarsi al finestrino dal lato passeggero. Trascorre circa un minuto dall’arrivo di un’auto civetta dalla quale scendono due poliziotti dei Falchi, uno dei quali, non inquadrato dalla telecamera, sarebbe quello che ha esploso i colpi mortali in direzione del 17enne, che nel frattempo aveva cercato di allontanarsi insieme al complice.