POLIZIOTTO ARRESTATO PER STALKING E FALSE ACCUSE DI PEDOFILIA. SOTTOPOSTO A GIUDIZIO IMMEDIATO
Sarà sottoposto a giudizio immediato l’agente M. C., 31enne monzese di nascita ma di chiare origini salentine, poliziotto della Polstrada di Torino, arrestato nel luglio scorso dai suoi stessi colleghi con le accuse di stalking, diffamazione nonché danneggiamento e ricettazione aggravati. Conte, che sta scontando i domiciliari proprio nel Salento, a Tuglie, dovrà presentarsi davanti al giudice il prossimo 20 novembre.
L’agente salentino, nel frattempo sospeso dal servizio, secondo l’accusa si sarebbe svestito della divisa per indossare i panni dello stalker. Un insospettabile e tenace persecutore nei confronti di un barista divenuto improvvisamente suo “nemico”, colpevole di avere sollecitato un controllo amministrativo sull’attività della consorte (adiacente al bar del primo), che aveva comportato una salata sanzione da pagare.
I fatti di cui è accusato il 31enne si sarebbero verificati da ottobre 2016 al marzo successivo a San Secondo di Pinerolo, in provincia di Torino, dove l’agente risiede con la moglie. All’origine di tutto, come detto, vi sarebbero stati dei “cattivi rapporti di vicinato”, divenuti pessimi dopo che il proprietario del bar-tabacchi denunciò la “concorrenza sleale” del negozio adiacente – “Il Salento di Mery” – della moglie del poliziotto (anche lei salentina), che a suo dire vendeva cibo e bevande pur in assenza delle
necessarie licenze. Da quell’episodio, Conte avrebbe iniziato una serie di intimidazioni e rappresaglie nei confronti del vicino commerciante, arrivando a compiere danneggiamenti ai danni del bar dello stesso. E persino ad offenderlo pubblicamente su Facebook, accusandolo di essere stato condannato per pedofilia ai danni della figlia e replicando le false accuse anche su un manifesto dello stesso tenore, che affisse sui muri della scuola in cui insegnava la moglie della vittima.
L’agente dovrà rispondere anche di ricettazione, poiché trovato in possesso di documenti e tessere sanitarie, provento di furti compiuti nel Torinese.