Polizia: Contratto, Indennità, Riordino, Straordinario, Equipaggiamenti, Tutele – ecco la verità
Questa è l’attenzione che il Governo ha deciso di riconoscere alle donne ed agli uomini della Polizia di Stato e delle altre Forze di Polizia:
• Rinnovo Contratto Nazionale di Lavoro triennio 2019/2021: circa 600 milioni di euro di stanziamento a regime nel 2021.
Considerato che l’articolo 36, D.P.R. 15 marzo 2018, n. 39, di «Recepimento
dell’accordo sindacale e del provvedimento di concertazione per il personale non dirigente delle Forze di polizia ad ordinamento civile e militare “Triennio normativo ed economico 2016-2018”», ha previsto uno stanziamento per il Triennio 2016-2018 di circa 546 milioni di euro, possiamo prevedere sostanzialmente gli stessi aumenti dell’ultimo contratto collettivo, che noi abbiamo definito vergognoso, ovvero circa 40 euro mensili, non sarà quindi possibile incrementare neanche di 1 centesimo le indennità accessorie (ad esempio indennità di servizio esterno e di ordine pubblico bloccate da 17 anni) e neppure dell’importo già estremamente esiguo percepito per ogni ora di lavoro straordinario effettuata.
• Lavoro straordinario eccedente il monte ore mensile: è stato garantito il pagamento del solo straordinario in esubero effettuato da maggio a dicembre 2018, mentre non ci sono stanziamenti per il pagamento di quello effettuato dal 1 gennaio 2019 fino ad oggi, che sia sta continuando ad accumulare, per il quale sarà necessario attendere ulteriori determinazioni.
• Riordino delle Carriere: circa 60 milioni di euro, a titolo di integrazione di stanziamento.
Si precisa che il predetto stanziamento serve esclusivamente a coprire le risorse che ci sono state sottratte per effettuare l’irrisorio aumento dell’assegno di funzione ai ruoli di base.
• Risorse economiche per l’equipaggiamento: non sono stati previsti stanziamenti.
• Area negoziale autonoma per i Dirigenti della Polizia di Stato: non sono stati previsti stanziamenti aggiuntivi.
Valutato che gli stanziamenti previsti inizialmente sono assolutamente irrisori e insufficienti anche solo ad ottenere ciò che era già percepito dal personale precedentemente contrattualizzato e che, peraltro, in violazione all’articolo 46, D. Lgs. 29 maggio 2017, n. 95, che prevedeva l’istituzione dell’area negoziale entro 6 mesi dall’entrata in vigore del decreto stesso, non è stata avviata alcuna attività negoziale in merito, si può affermare che si registra anche in questo ambito un gravissimo ed assurdo detrimento economico per oltre 1500 dipendenti, che addirittura percepiscono una retribuzione inferiore alle qualifiche sottoposte, che già di per sé è assolutamente inadeguata.
Inoltre, alcuna garanzia è stata data rispetto ai punti che la Federazione COISP aveva esplicitato come irrinunciabili per gli appartenenti alla Polizia di Stato, vale a dire:
• Introduzione di leggi che non consentano di restare impuniti a chi aggredisce, offende o minaccia gli appartenenti alle Forze di Polizia;
• Adozione di idonei correttivi legislativi che rendano certa l’espiazione della pena impedendo ai criminali già condannati in via definitiva di continuare a delinquere.
Il COISP non può accettare una serie atteggiamenti di poca attenzione, vale a dire che si continui sulla strada intrapresa da 10 anni a questa parte, che ha portato le donne e gli uomini della Polizia di Stato a subire e patire sia dal punto di vista del riconoscimento della dignità del lavoro dei professionisti della sicurezza, sia della dignità della retribuzione salariale, valutato che oramai nel lontano 2009 è stato firmato l’ultimo Contratto Nazionale di Lavoro accettabile.
È necessario che il Governo provveda al pagamento delle migliaia di ore di lavoro straordinario che i Poliziotti, nel 2018 e sino ad oggi, sono stati obbligati ad effettuare in eccedenza al monte ore mensile e che, inoltre, si concretizzi uno stanziamento di risorse adeguate a garantire un dignitoso rinnovo del contratto del personale della Polizia di Stato e delle altre Amministrazione chiamate a garantire la sicurezza dei Cittadini, provvedendo, nondimeno, oltre al mero significativo incremento della voce stipendiale, anche alla rivisitazione dell’emolumento relativo al lavoro straordinario e delle varie indennità che le donne e gli uomini della Polizia di Stato percepiscono, oggi in misura assolutamente irrisoria e quasi offensiva, per lo svolgimento di servizi particolari e significativamente pericolosi per la loro incolumità.
È inaccettabile che le risorse stanziate per il cd. Riordino della Carriere sia stato deviato al pagamento degli assegni di funzione per le qualifiche di base, sottraendole, peraltro, al tavolo contrattuale.
Questi sono i motivi per cui abbiamo deciso di manifestare pubblicamente il dissenso delle donne e degli uomini della Polizia di Sato il 29 ottobre in Piazza Montecitorio e dinanzi a tutte le Prefetture in Italia faremo un appello al Governo ed a tutte le forze politiche del Paese ai Cittadini perbene affinchè sia riconosciuto concretamente il nostro impegno e sacrificio.
Tutti gli Appartenenti alla Polizia di Stato ed alle altre Forze di Polizia, i partiti politici e i cittadini sono invitati a partecipare per dare sostegno alle nostre iniziative su tutto il territorio nazionale perché la sicurezza è un bene di TUTTI!
La Segreteria Nazionale del COISP