Politica

PINOTTI: “DESTRA ALIMENTA PAURE. AI MILITARI ABBIAMO SBLOCCATO CONTRATTI E TURN OVER”

Non ha risparmiato critiche ai governi del centrodestra che, sul tema della sicurezza, “hanno tagliato i fondi e bloccato le assunzioni per le forze dell’ordine”. Sull’immigrazione ha ricordato che “le destre alimentano le paure” e che chiudere le frontiere “sarebbe insensato e cambierebbe il Dna del paese”.

Meglio una politica che metta insieme “fermezza e umanità”. Nonostante sia ministro della Difesa, Roberta Pinotti gioca all’attacco nel corso dell’appuntamento elettorale di ieri, 23 febbraio, a Palazzo Boglietti organizzato dal Partito Democratico biellese. Proveniente da Genova, il ministro è rimasto in città poche ore per sostenere le candidature di Nicoletta Favero alla Camera e Cristina Bargero al Senato. Davanti alle autorità e ai responsabili locali del partito, la senatrice punta il dito contro Silvio Berlusconi e le sue promesse: “Mi ha chiamato Renzi domenica dopo averlo sentito in tv – ha spiegato – il leader di Forza Italia ha detto che in caso di vittoria assumerà e darà più soldi alle forze dell’ordine. Forse non sa che lo abbiamo già fatto rinnovando il contratto nel comparto sicurezza e difesa, sbloccando il turn over e finanziando le assunzioni di carabinieri, poliziotti e vigili del fuoco. Mi sono imposta contro la chiusura delle caserme nelle piccole realtà e abbiamo ampliato l’operazione “Strade Sicure”. Abbiamo investito sette milioni di euro a fronte dei tre milioni e mezzo di tagli del centrodestra”.

Il tema della sicurezza resta delicato: “Veniamo da quattro anni difficili in cui abbiamo chiesto molto alle nostre forze armate. Ma il sistema di protezione ha funzionato perfettamente anche perchè in Italia c’è una cultura della prevenzione che non esiste da nessuna parte. Dobbiamo proseguire su questa strada sapendo che da un lato i terroristi sono imprevedibili ma, dall’altro, che non ci si deve far spaventare”.


Nicoletta Favero ha ricordato l’impegno del ministro e collega di partito: “Il Ministro è un punto di riferimento che non ci ha mai abbandonato – ha detto – un buon esempio per tutte le donne in politica”.

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