Guardia di Finanza

Papa Francesco nominato “Appuntato ad honorem” della Guardia di Finanza

In una cerimonia storica tenutasi a Roma il 20 settembre 2024, Papa Francesco è stato insignito del grado di “Appuntato ad Honorem” della Guardia di Finanza. Il Comandante Generale, Andrea De Gennaro, ha conferito questo prestigioso riconoscimento al Pontefice con una motivazione che sottolinea il suo impegno instancabile per la giustizia sociale e il bene comune.

Le motivazioni della nomina

Nell’ordine del giorno, il Comandante De Gennaro ha elogiato Papa Francesco per il suo “supremo ufficio apostolico al servizio dei popoli”, evidenziando come il Santo Padre abbia costantemente lavorato per “orientare le istituzioni al rispetto dei diritti fondamentali della dignità umana e della fraternità universale”. La motivazione prosegue sottolineando l’impegno del Papa nella “lotta alle disuguaglianze, la promozione del bene comune, la risoluta condanna dello sfruttamento dei deboli, dell’economia dell’esclusione e dell’inequità”.

Rafforzamento dei valori della Guardia di Finanza

Il documento ufficiale mette in luce anche come l’operato di Papa Francesco abbia “alimentato i tradizionali valori custoditi dalla Guardia di Finanza, consolidandone la vocazione sociale e solidale”. Questo, secondo il Comandante, rafforza l’impegno del Corpo nel “presidio della legalità e della sicurezza economico-finanziaria” e nella “quotidiana realizzazione dei principi di libertà, di pace e di giustizia”.

L’udienza con i finanzieri

Il giorno seguente, 21 settembre, Papa Francesco ha ricevuto circa trecento finanzieri italiani in udienza nella Sala Clementina, in occasione del 250° anniversario di fondazione del Corpo e della festa di San Matteo, patrono della Guardia di Finanza. Nel suo discorso, il Pontefice ha tracciato un parallelo tra la conversione di San Matteo e la missione della Guardia di Finanza.

Il messaggio di Papa Francesco

“Matteo, in un certo senso, passò dalla logica del profitto a quella dell’equità”, ha affermato il Papa, aggiungendo che “alla scuola di Gesù, egli superò anche l’equità e la giustizia e conobbe la gratuità, il dono di sé che genera solidarietà, condivisione, inclusione”. Francesco ha sottolineato l’importanza di andare oltre la mera equità finanziaria, enfatizzando che “la gratuità non è soltanto una dimensione finanziaria, ma è una dimensione umana”.

L’appello per un nuovo umanesimo

Il Pontefice ha esortato i membri della Guardia di Finanza a contribuire al “sorgere di un nuovo umanesimo” attraverso il loro lavoro, invitandoli ad agire “con rispetto e integrità” e a “arrivare con la carità laddove la giustizia e l’equità non bastano”. Questo appello riflette la visione di Papa Francesco di un’economia più umana e inclusiva, in linea con i valori che hanno portato al suo riconoscimento come “Appuntato ad Honorem”.

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