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Nuovi sviluppi nel caso della pistola di Messina Denaro: arma con matricola clonata. Stesso numero di quella detenuta da un carabiniere

La caccia ai segreti di Matteo Messina Denaro si arricchisce di un nuovo, inquietante capitolo. Le indagini, che sembravano aver raggiunto un punto fermo con il ritrovamento di una pistola nel box di Giuseppe Di Giorgi a Mazara del Vallo, hanno preso una svolta inaspettata: la matricola dell’arma risulta essere una copia esatta di quella di una pistola in dotazione a un carabiniere della Dia di Trapani.

La scoperta ha aperto un nuovo fronte nell’inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo. L’ipotesi di una coincidenza è stata subito scartata dagli inquirenti. Il dubbio che si pone ora è se la clonazione della matricola sia stata effettuata per “ripulire” l’arma o se la scelta di utilizzare il numero di una pistola appartenente a un membro delle forze dell’ordine fosse un azzardo calcolato per rendere più credibile la copertura in caso di controlli.

La sofisticatezza dell’operazione richiama alla mente le parole pronunciate dallo stesso Messina Denaro durante un interrogatorio, in riferimento a un’altra arma trovata nel suo covo a Campobello di Mazara: “Quest’arma voi non potete risalire a niente perché è fatta bene la punzonatura che non si vede niente… 20 anni fa me l’hanno portata dall’estero… dal Belgio”.

La Walther rinvenuta nel box, sebbene più recente, si inserisce in questo contesto di misteri che circondano la latitanza del boss tra Campobello di Mazara e Mazara del Vallo. Proprio in quest’ultima località, le forze dell’ordine hanno perquisito un residence dove Messina Denaro era stato visto entrare con Lorena Lanceri, una delle figure chiave della sua rete di fedelissimi.

Nel frattempo, la posizione di Giuseppe Di Giorgi si è complicata. Nonostante il fermo non sia stato convalidato, è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per favoreggiamento aggravato e detenzione illegale di arma da fuoco. Di Giorgi, incensurato, ha dichiarato agli investigatori di aver trovato la pistola per strada e di averla portata a casa.

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