“NOI SIAMO CARABINIERI: COSTRUIAMO PONTI DI DIALOGO E NON MURI CHE CI DIVIDONO!”
UNIONE E RISPETTO, LA FORZA DELLA DIFESA E DELLA SICUREZZA DEL NOSTRO PAESE
In relazione al video recentemente diffuso in rete – ormai diventato virale – che mostra una folta platea di appartenenti alla Guardia di Finanza in uniforme pronunciare la frase “Noi non siamo Carabinieri”, il Segretario Generale di Usmia CC Carmine Caforio intende esprimere alcune considerazioni, convinto che rispecchino il pensiero della maggioranza, se non di tutti, gli appartenenti alle Forze dell’Ordine.
Pur comprendendo la spontaneità e il contesto goliardico dell’episodio, avvenuto durante il giuramento solenne degli Allievi Finanzieri celebrato presso l’Arena della Vittoria di Bari alla presenza di circa 8.000 familiari e amici, è opportuno sottolineare che tali affermazioni non riflettono i valori fondanti di collaborazione e rispetto che, da sempre, uniscono saldamente tutte le Forze di Polizia.
Espressioni di questo genere – sottolinea Caforio – sicuramente non intenzionali, indipendentemente dal Corpo di provenienza, possono alimentare incomprensioni e trasmettere un’immagine distorta, sia agli operatori delle istituzioni – in particolare se giovani – sia ai cittadini, per i quali i “colori” delle divise rappresentano simboli di sicurezza, coesione e dedizione. L’Arma dei Carabinieri, da sempre guidata da saldi principi di lealtà e cooperazione, opera fianco a fianco con la Guardia di Finanza, Forza di Polizia a ordinamento militare che si distingue per altrettanto prestigio e tradizioni. Riteniamo, quindi, che l’episodio sia un caso isolato e non rappresentativo del valore e dell’indiscussa professionalità del personale appartenente al citato Corpo.
In un momento storico molto delicato, in cui è fondamentale rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, è cruciale che tutti gli appartenenti alle Forze dell’Ordine evitino simili esternazioni che, qualora strumentalizzate, potrebbero creare divisioni e compromettere l’immagine di chi difende, anche a rischio della vita, la sicurezza dei cittadini. Questo vuole essere un umile invito a riflettere, che Caforio rivolge a tutti – anche ai colleghi dell’Arma -, sottolineando l’importanza delle parole e dei gesti, che devono sempre essere all’altezza del prestigio delle uniformi che indossiamo e del dovere che esse rappresentano, nel rispetto di chi ci ha preceduto e dei tanti eroi caduti per difendere la nostra Patria.
Caforio conclude: “Impegniamoci a costruire ponti di dialogo, rifiutando muri che dividono, convinti che l’unità e il rispetto reciproco sono essenziali per rafforzare l’efficienza e onorare la fiducia che i cittadini ripongono nelle Forze dell’Ordine e nelle Forze Armate”.