No! Non c’è stato un saluto fascista della “Decima MAS” durante la parata del 2 giugno delle Forze Armate
Nel corso della parata delle Forze Armate del 2 giugno 2023, davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, diversi utenti hanno notato un presunto “saluto fascista” da parte di un corpo militare che successivamente avrebbe urlato «Decima». Il gruppo è stato citato sui social come l’unità X MAS nota per aver collaborato con i tedeschi contro gli Alleati macchiandisi di crimini di guerra. Il collegamento con il fascismo viene posto in quanto sulla tribuna delle istituzioni c’erano il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i Presidenti delle Camere Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, di fatto esponenti dei partiti di destra.
Analisi
Partiamo dal presunto “saluto fascista” riportando il fotogramma dove questo sarebbe stato individuato dagli utenti nel corso della diretta video, dove poco dopo si sente urlare «Decima» da parte del suo gruppo.
Un “saluto” ben noto e non fascista
Non è un episodio singolo. Questo saluto viene fatto anche da altre Forze Armate e non dal 2023, come possiamo notare dai video degli anni precedenti dove non venne sollevata alcuna polemica social. Ecco un fotogramma della parata del 2 giugno 2022:
Lo vediamo effettuato anche dalla Croce Rossa:
Lo stesso identico gruppo oggi contestato aveva fatto il saluto anche nel 2022 davanti al Presidente Sergio Mattarella e l’allora Presidente del Consiglio Draghi e i Presidenti delle Camere Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati:
Stesso discorso per il 2019 quando era in carica il Governo Conte:
Si tratta di un saluto di marcia effettuato dai diversi corpi militari e non riguarda il saluto fascista. Dopo il braccio alzato, che richiama all’attenzione l’unità, viene eseguito il saluto più conosciuto:
L’unità militare
Non si tratta dell’unità “Decima MAS” che aiutò i tedeschi contro gli Alleati e che si macchiò di crimini di guerra, che ricordiamo recentemente per la maglietta indossata da Montesano durante le prove del programma Rai “Ballando con le stelle”. Quel gruppo specifico, denominato “X Flottiglia MAS (RSI)” non è attivo dal 1945 e quello che sfila durante le cerimonie del 2 giugno non è collegato ad esso. Si tratta della Compagnia del Gruppo Operativo Incursori (GOI) del Raggruppamento Teseo Tesei (COMSUBIN), come spiegato dagli account social della Marina Militare:
L’equivoco nasce leggendo in maniera superficiale la pagina dedicata al raggruppamento sul sito della Marina Militare:
Il Raggruppamento è intitolato alla memoria del Maggiore del Genio Navale Teseo TESEI, nativo dell’Isola d’Elba, ideatore del Siluro a Lenta Corsa, il “maiale”.
Il Maggiore G.N. Teseo Tesei e il Maggiore G.N. Elios Toschi, in seno al I° Gruppo Sommergibili, nel 1935 riprendendo e sviluppando l’idea della “mignatta” di Paolucci e Rossetti (I^ Guerra Mondiale) costituirono l’embrione dei mezzi d’assalto della Marina ed idearono il Siluro a Lenta Corsa meglio conosciuto come “maiale”.
Nel 1938 presso il I° Gruppo Sommergibili, si costituì il Comando dei Mezzi d’Assalto assumendo quale nome di copertura 1^ Flottiglia MAS.
“Nel 1940 il Comandante Moccagatta riorganizzò il Comando dei Mezzi d’Assalto che assunse il nome di X^ Flottiglia MAS. Nell’ambito della X^ Flottiglia MAS venne creata la Scuola Sommozzatori, presso il porticciolo di San Leopoldo dell’Accademia Navale di Livorno.
Sono gli eredi della “Decima MAS” citata dalla maglietta di Montesano? Assolutamente no. Bisogna far distinzione tra due gruppi che riportano lo stesso nome, ossia la X Fogglie MAS del Regno d’Italia (poi “Mariassalto”) e la X Flottiglia MAS della Repubblica Sociale Italiana (RSI). La prima risultava attiva dal 1939 al 1943, mentre la seconda dal 1943 al 1945. La prima era fedele al Re, il cui motto era «Per il Re e la Bandiera» come leggiamo nel sito della Presidenza della Repubblica italiana nella sezione “oroneficenze” nella pagina “X Flottiglia MAS Stendardo della” riguardo la medaglia d’oro al valor militare:
Erede diretta delle glorie dei violatori di porti che stupirono il mondo con le loro gesta nella prima guerra mondiale e dettero alla Marina italiana un primato finora ineguagliato, la X Flottiglia M.A.S. ha dimostrato che il seme gettato dagli eroi del passato ha fruttato buona messe. in numerose audacissime imprese, sprezzante di ogni pericolo, fra difficoltà di ogni genere create, così, dalle difficili condizioni naturali, come nei perfetti apprestamenti difensivi dei porti, gli arditi dei reparti d’assalto della R. Marina, plasmati e guidati dalla X Flottiglia M.A.S. hanno saputo raggiungere il nemico nei più sicuri recessi dei muniti porti, affondando due navi di battaglia, due incrociatori, un cacciatorpediniere e numerosi piroscafi per oltre 100.000 tonnellate .Fascio eletto di spiriti eroici, la X Flottiglia M.A.S. è rimasta fedele al suo motto: “Per il Re e la Bandiera”. Mediterraneo, 10 giugno 1940 -10 giugno 1943.
A seguito dell’armistizio dell’8 settembre 1943, le Flottiglie MAS (sigla derivante dall’utilizzo del “Motoscafo Armato Silurante”) si divise in due parti: una fedele al Re e quella che seguì la Repubblica Sociale Italiana, come spiegato nel sito della Marina Militare:
Anche per quella che ormai era nota come X Flottiglia MAS, l’8 settembre portò una separazione: parte rimase legata al Regno del Sud con la denominazione “Mariassalto”, parte con la Repubblica Sociale che mantenne la denominazione X Flottiglia MAS.
Ecco il logo della X Flottiglia MAS della RSI, l’unità poi nota per essersi macchiata di crimini di guerra:
L’attuale Raggruppamento Teseo Tesei è erede della Flottiglia MAS del Regno d’Italia (poi “Mariassalto”), non del famigerato gruppo fedele alla Repubblica Sociale.
L’urlo “Decima”
Per quanto riguarda l’urlo «Decima», questo viene pronunciato dal Raggruppamento da anni. Lo si stente a malapena nel video del 2022 (coperto dalla voce della presentatrice), mentre risulta più chiaro nelle riprese della parata del 2013 senza destare polemiche.
Fonti militari, interpellate dall’ANSA e riportato da SkyTG24, spiegano il saluto:
E il grido “Decima” è poi il motto del Goi (il Gruppo operativo incursori del Comsubin) e “non c’entra con la ‘X Mas’ della Repubblica sociale ma è la Decima della Marina Militare del Regno che ha operato fino al 1943 e che è il precursore degli incursori di Marina”.
Conclusioni
Il saluto presente nella clip diffusa sui social non è affatto fascista, ma usato dalle diverse unità delle Forze Armate come saluto di marcia. Non si tratta affatto della X Flottiglia MAS, ma della Compagnia del Gruppo Operativo Incursori (GOI) del Raggruppamento Teseo Tesei (COMSUBIN). Quest’ultima ha origine dalla X Flottiglia MAS del Regno d’Italia fedele al Re, non alla X Flottiglia MAS della Repubblica Sociale Italiana che collaborò con i tedeschi e si macchiò di crimini di guerra. Il saluto “Decima” venne fatto in altre occasioni nel passato. (Fact Checking di David Puente per Open)
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