Nicola Rea, il militare 28enne che ha disarmato il marito di Daniela con un ombrello
In un ordinario pomeriggio di pioggia, il parcheggio di un supermercato bolognese è diventato teatro di un drammatico salvataggio che ha visto protagonista il graduato Nicola Rea, 28 anni, del terzo Reggimento Sostegno Aviazione “Aquila” dell’Esercito, insieme a un gruppo di coraggiosi cittadini.
LA DINAMICA DELL’INTERVENTO
“Ho sentito le urla strazianti di una donna”, racconta Rea, che si trovava fuori servizio per una semplice spesa. “Dal vetro ho visto un uomo che la trascinava per i capelli”. Quello che è seguito è stato un intervento fulmineo e coordinato: armato solo di un ombrello, il militare non ha esitato ad affrontare l’aggressore, Daniel Manda, insieme ad altri clienti del supermercato.
IL PREZZO DEL CORAGGIO
L’intervento è costato a Rea una coltellata all’orecchio con perforazione della cartilagine e 12 giorni di prognosi, ma ha permesso di salvare la vittima, che è stata messa in sicurezza all’interno del supermercato. “La paura è arrivata dopo”, confessa il graduato. “Ho una moglie a casa, si è preoccupata vedendomi conciato così”.
UNA RISPOSTA COLLETTIVA
Ciò che colpisce di questa vicenda non è solo il coraggio del singolo, ma la straordinaria risposta collettiva. “Non sono stato io da solo”, sottolinea con umiltà Rea. “È stata un’unione di forze, un lavoro di squadra senza il quale, probabilmente, sarebbe successo il peggio”.
IL VOLTO SILENZIOSO DELLA VIOLENZA
Particolarmente inquietante il silenzio dell’aggressore durante l’attacco: “Non gridava niente, non parlava. Ho incrociato soltanto il suo sguardo, il suo odio lo esprimeva così, senza una parola”, ricorda il militare.
La vittima è stata soccorsa e trasportata in ambulanza. Nelle brevi parole scambiate con i soccorritori, parlava dei suoi figli, prima di essere portata via per le cure necessarie.
Questo episodio si aggiunge alla lunga lista di violenze contro le donne, ma dimostra come la prontezza d’intervento e la solidarietà cittadina possano fare la differenza tra la vita e la morte. Un esempio di come il coraggio civile, unito alla preparazione professionale, possa contrastare la violenza di genere.
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