NATALE 2015: ECCO IL BEL REGALO CHE GLI EX MILITARI E POLIZIOTTI TROVERANNO SOTTO L’ALBERO
bel paese tra scandali e mafie è
quasi arrivato il Natale. Come sempre ci sarà una bella vagonata di
regali da far trovare sotto l’albero a tutti gli italiani e fare un elenco
sarebbe troppo noioso e complicato ma in linea di massima la regola è
sempre la stessa: agli amici onori, poltrone e favori e al popolo i soliti e
abbondanti cetrioli.
questi ortaggi-regalo è rimasto nel congelatore fino a pochi giorni fa ma risale alla legge di
stabilità 2014*, quella con cui il legislatore abolendo il divieto
di “reformatius in peius” ha adeguato il trattamento economico
dei dipendenti pubblici all’effettiva prestazione lavorativa svolta.
anomalo di questo periodo pre-natalizio l’ha scongelato e lo scorso 27 novembre una circolare
del Ministero dell’Interno ha disposto l’interruzione del
pagamento dell’assegno ad personam nei confronti di tutti quei
dipendenti che in passato hanno cambiato ruolo o incarico. Il Ministero ha
anche disposto il recupero delle maggiori somme pagate dal primo gennaio ad
oggi che quei dipendenti percepivano in virtù della precedente posizione, anche
se superiore.
legislatore, distratto e pieno di sé, ha come al solito dimenticato di salvaguardare la particolare posizione in
cui possono venirsi a trovare alcune categorie di dipendenti dello Stato: il
personale militare e delle forze di polizia che a seguito del giudizio di non
idoneità al servizio per patologie dipendenti, o non, da causa di
servizio, è transitato o deve transitare nei ruoli dei dipendenti civili della
Difesa, dell’Interno o di altre pubbliche amministrazioni.
2 gennaio lanciai l’appello affinché
la norma fosse modificata. Chiesi ripetutamente che agli ex poliziotti e
militari transitati nei ruoli civili fosse garantito il trattamento economico
interamente goduto al momento dell’effettiva cancellazione dai ruoli di
provenienza ma come al solito la mia voce è rimasta inascoltata e nei prossimi
mesi migliaia di dipendenti pubblici, ex militari, poliziotti e carabinieri,
dovranno restituire le somme fino ad oggi percepite a titolo di “assegno ad
personam”.
concreto: il maresciallo delle
Forze armate Tizio quando era in servizio percepiva circa 1.700 €. al mese ma a
seguito del giudizio di inidoneità – indipendentemente dalla motivazione – è
transitato nei ruoli civili dell’Amministrazione della Difesa e adesso ne
percepisce circa 1.350 più un “assegno ad personam” di 350 €., cioè uguale alla
differenza tra il trattamento economico spettante al dipendente civile con pari
anzianità e quello che percepiva quando era ancora un militare.
amico ex militare a dicembre dovrà restituire 3.850 euro (350 x 11) e certamente non
passerà un bel natale. … Con i migliori auguri del Parlamento.
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del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilita’ 2014).
(13G00191) (GU Serie Generale n.302 del 27-12-2013 – Suppl. Ordinario n. 87)
cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, e
l’articolo 3, commi 57 e 58, della legge 24 dicembre 1993, n. 537, sono
abrogati. Ai pubblici dipendenti che abbiano ricoperto ruoli o incarichi, dopo
che siano cessati dal ruolo o dall’incarico, e’ sempre corrisposto un
trattamento pari a quello attribuito al collega di pari anzianita’.
adeguano i trattamenti giuridici ed economici, a partire dalla prima mensilita’
successiva alla data di entrata in vigore della presente legge, in attuazione
di quanto disposto dal comma 458, secondo periodo, del presente articolo e
dall’articolo 8, comma 5, della legge 19 ottobre 1999, n. 370, come modificato
dall’articolo 5, comma 10-ter, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95,
convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135.

