“Misura di rigore non consentita dalla legge”. A processo il carabiniere che bendò il ragazzo americano
Citazione diretta a giudizio davanti al tribunale monocratico di Roma per il carabiniere Fabio Manganaro, finito nel registro degli indagati nel filone d’inchiesta relativo alla foto di Christian Gabriel Natale Hjorth, il giovane statunitense accusato di concorso nell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega con Finnegan Lee Elder – bendato nella caserma dei militari di via in Selci poco dopo il fermo avvenuto il 26 luglio 2019.
L’accusa nei suoi confronti e’ di “misura di rigore non consentita dalla legge”. In questo filone, e’ indagato anche un altro militare, Silvio Pellegrini, per aver scattato la foto del giovane californiano e averla poi diffusa. In relazione alla divulgazione dello scatto un’indagine era stata aperta anche dalla procura Militare. Inoltre, la procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex comandante della stazione dei carabinieri di piazza Farnese, Sandro Ottaviani, che la notte dell’omicidio di Cerciello Rega, aveva affermato di aver ricevuto la pistola d’ordinanza da Andrea Varriale, collega della vittima, al pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito. I pm di piazzale Clodio gli contestano il reato di falso per aver accertato che anche Varriale, oltre a Cerciello Rega, era disarmato. Sentito dai pm il 9 agosto Varriale aveva ammesso di essere andato disarmato all’appuntamento con i due americani dove Cerciello venne colpito a morte con 11 coltellate.