MINISTRO DIFESA: “IN LIBIA NON È IN DISCUSSIONE INTERVENTO SUL TERRENO, MA NUOVA FASE MISSIONE NAVALE”

(askanews) – “Non è in discussione in questo momento il fatto di andare sul terreno” in Libia, ma si parla di “come garantire il sostegno internazionale al governo, che sta ancora facendo le prime mosse, ma che ha ancora bisogno di rafforzarsi notevolmente, perché la fragilità della situazione è sotto gli occhi di tutti”. Lo ha detto il ministro della Difesa Roberta Pinotti, parlando alla stampa al suo arrivo alla riunione congiunta di ministri degli Affari esteri e della Difesa dell’Ue, questo pomeriggio a Lussemburgo.

In questo formato (cosiddetto “Jumbo”) i ministri degli Esteri e della Difesa discuteranno in particolare la proposta di estendere l’operazione Sophia contro gli scafisti nel Mediterraneo (missione Eunavfor Med) alle acque territoriali della Libia, sempre che lo richieda il nuovo governo libico (ma almeno due paesi, Germania e Svezia, vorrebbero anche una decisione dell’Onu). Il primo ministro libico Fayez al Sarraj parteciperà alla discussione dei ministri Ue in teleconferenza da Tripoli.

Pinotti ha sottolineato che, oltre al passaggio alla nuova fase della missione navale, “è fondamentale capire di che cosa hanno bisogno i libici, quali sono le loro esigenze”, a cui l’Ue potrà rispondere, per esempio “aiutando la Guardia Costiera” libica e “accompagnando con una missione civile” gli sforzi del nuovo governo di unità nazionale di Tripoli.

Pinotti, infine, ha ricordato che oggi si è cominciato a discutere il “non paper” italiano sulla strategia per affrontare la crisi migratoria – con un nuovo approccio che dà molta più importanza agli investimenti nei paesi africani di partenza e di transito – che è stato proposto venerdì scorso, con una lettera inviata dal premier, Matteo Renzi, ai vertici dell’Ue.

“Vedremo quali condivisioni ci saranno sul piano che l’Italia ha presentato”, per l’obiettivo comune “di non chiudere le frontiere ma di gestire una visione” per risolvere la crissi migratoria, ha concluso Pinotti.