MINISTRO DELLA DIFESA: “SONO STATE LE FORZE ARMATE AD INTRAPRENDERE IL CAMMINO DELLA LIBERAZIONE”
L’Italia 71 anni fa ha concluso la sua lotta per la Liberazione dall’oppressione nazifascista e adesso ha il “dovere morale” di essere al fianco di quei popoli che “stanno combattendo per la ‘loro’ Resistenza e per la ‘loro Liberazione”, ribellandoci “di fronte alla morte di tanti bambini, donne e uomini costretti a fuggire dalla violenza del terrorismo, dal fanatismo religioso, dalla più insopportabile indigenza”. Così il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, nel suo messaggio in occasione del 71esimo anniversario della Liberazione.
“Il 25 aprile, festa della Liberazione, è per l’Italia una ricorrenza dal profondo significato: quel giorno di settantuno anni fa – afferma Pinotti – si concludeva una delle vicende più buie della nostra storia, passata attraverso una folle dittatura, una crudele guerra d’aggressione, una dolorosissima occupazione straniera. Ma quel giorno segnò anche l’inizio del riscatto della dignità e dell’anima di un’intera Nazione, la rinascita di un nuovo senso di Patria che mai le contrapposizioni tra le varie anime, pur presenti nella Guerra di Liberazione, misero in dubbio”. “Furono le nostre Forze Armate – prosegue il ministro – provate da lunghi anni di guerra, a iniziare quel cammino, contemporaneamente alle formazioni partigiane che trovarono nei militari il loro punto di riferimento. Ancora oggi è difficile inquadrare sotto il profilo storico la complessità dei mesi che vanno dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945, capire il senso dei tanti episodi dolorosi e delle tante ferite mai rimarginate che come italiani ci portiamo dentro”. “Ma non dobbiamo dimenticare – prosegue Pinotti – che in quella fase delicata della nostra storia furono molti i popoli che risposero alle nostre richieste d’aiuto, combattendo al nostro fianco per la nostra libertà. Per questo, credo che oggi sia un nostro preciso nostro dovere morale essere al fianco di altri popoli che stanno combattendo per la ‘loro’ Resistenza e la ‘loro’ Liberazione”. “Più di 70 anni fa, il popolo italiano si è ribellato alla sopraffazione nazifascista, in un moto collettivo di cui furono protagonisti i nostri militari. Oggi, memori del nostro passato, non possiamo evitare di pensare alle tragedie – evidenzia il ministro – che si stanno consumando in tanti Paesi del bacino del Mediterraneo, alle tante stragi del mare che continuano a verificarsi nelle sue acque. Oggi, memori del nostro passato, ci ribelliamo di fronte alla morte di tanti bambini, donne e uomini costretti a fuggire dalla violenza del terrorismo, dal fanatismo religioso, dalla più insopportabile indigenza”.”È questo l’insegnamento ereditato dal passato – continua Pinotti – e che dobbiamo fare nostro giorno per giorno: il popolo italiano, insieme a quelli dei Paesi amici di tutto il mondo, potrà compiutamente proiettarsi verso quell’orizzonte di libertà, giustizia, solidarietà per il quale gli eroi della Resistenza hanno combattuto solo se saprà impegnare tutte le sue risorse, le sue migliori energie, le sue capacità nella lotta agli estremismi, alle discriminazioni, alle persecuzioni, alla violenza”. “È questo l’impegno dei tanti uomini e donne delle nostre Forze Armate che, con generosità e coraggio, operano in patria e all’estero a tutela della sicurezza internazionale e del nostro Paese. A tutti loro, come Ministro e come cittadina, desidero esprimere in questa giornata dal significato particolare il mio personale ringraziamento e l’apprezzamento di tutti gli italiani. Viva la Liberazione! Viva le Forze Armate! Viva La Repubblica!”, conclude il ministro.