MINISTRO DELLA DIFESA AI CARABINIERI:“LA VOSTRA FORZA E’ LA MILITARITÀ”
ministro della Difesa, Roberta Pinotti, alla presenza del presidente della
Repubblica Sergio Mattarella, ha aperto l’anno accademico 2015/2016 della
Scuola Ufficiali dell’Arma con parole che fanno riflettere:
“Signor
Presidente, non posso qui tralasciare di ricordare che fu proprio Lei sedici
anni fa, come Ministro della Difesa, a volere, in maniera saggia e
lungimirante, che l’Arma dei Carabinieri, per la sua intrinseca specificità,
venisse elevata al rango di Forza Armata, al pari delle altre tradizionali tre,
in modo da poter esprimere ancor più compiutamente tutte le proprie
capacità e potenzialità.
Presidente, non posso qui tralasciare di ricordare che fu proprio Lei sedici
anni fa, come Ministro della Difesa, a volere, in maniera saggia e
lungimirante, che l’Arma dei Carabinieri, per la sua intrinseca specificità,
venisse elevata al rango di Forza Armata, al pari delle altre tradizionali tre,
in modo da poter esprimere ancor più compiutamente tutte le proprie
capacità e potenzialità.
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Uno dei fattori che rendono l’Arma dei
Carabinieri così importante, e soprattutto così capace, risiede, come ho detto
più volte, nella sua “Militarità”. Questo
aspetto non verrà mai sottolineato abbastanza. Sono molte le Nazioni, anche tra
le più evolute nel mondo, che guardano con grande ammirazione, rispetto ed
interesse a questa nostra Forza Armata in termini di organizzazione, impiego, flessibilità,
specializzazione e innovazione. Sono sicura, cari Ufficiali e Allievi, che i
vostri superiori vi abbiamo già fatto chiaramente comprendere come, in estrema
sintesi, quello del Carabiniere, e ancor di più dell’Ufficiale dei Carabinieri,
non sia un “mestiere”.
L’Ufficiale
non si “fa”, Ufficiale si “è”. Il Carabiniere non si “fa”, si “è”.
non si “fa”, Ufficiale si “è”. Il Carabiniere non si “fa”, si “è”.
E voi
qui vi state preparando ad “Esserlo”, non solo a “Farlo”. In entrambi i ruoli.
qui vi state preparando ad “Esserlo”, non solo a “Farlo”. In entrambi i ruoli.
Ogni
anno, oltre 2.000 Carabinieri vengono feriti o uccisi in servizio, circa 2.200
per la precisione. E’ un numero impressionante, che dovrebbe farci riflettere
tutti: 6 al giorno, uno ogni 4 ore, giorno e notte”. “L’ultimo caduto
– ha ricordato il ministro – risale a non piu’ tardi di sabato sera: si tratta
dell’appuntato Gianluca Sciannaca, morto tragicamente durante un sopralluogo
svolto, insieme a due colleghi di pattuglia, per sventare un furto, a
Militello, in provincia di Catania”.
anno, oltre 2.000 Carabinieri vengono feriti o uccisi in servizio, circa 2.200
per la precisione. E’ un numero impressionante, che dovrebbe farci riflettere
tutti: 6 al giorno, uno ogni 4 ore, giorno e notte”. “L’ultimo caduto
– ha ricordato il ministro – risale a non piu’ tardi di sabato sera: si tratta
dell’appuntato Gianluca Sciannaca, morto tragicamente durante un sopralluogo
svolto, insieme a due colleghi di pattuglia, per sventare un furto, a
Militello, in provincia di Catania”.
“‘Il vostro dovere’ – ha
sottolineato il ministro, rivolgendosi direttamente ai militari presenti
nell’aula magna dell’istituto – che puo’ a volte consistere persino nel mettere
a rischio e perdere la vostra stessa vita, come Salvo D’Acquisto e come tanti
altri, piu’ semplicemente puo’ essere quel silenzioso, tenace, necessario
‘eroismo quotidiano’, lontano dai riflettori e dal clamore, che consiste nel
mettere il vostro massimo impegno e tutte le vostre capacita’ e risorse
fisiche, morali ed intellettuali al servizio del bene comune, dei nostri
concittadini e delle nostre istituzioni. Un eroismo quotidiano fatto di
attenzione, sensibilita’, solidarieta’, rispetto sia delle regole che delle
persone, in qualunque condizione esse si possano trovare”. “Tutto
cio’ – ha concluso Pinotti – costituisce un ‘sentire comune’ di tutta l’Arma,
una linea condivisa che deve essere parte integrante della formazione, della
cultura e dell’etica di ogni singolo Carabiniere”.
sottolineato il ministro, rivolgendosi direttamente ai militari presenti
nell’aula magna dell’istituto – che puo’ a volte consistere persino nel mettere
a rischio e perdere la vostra stessa vita, come Salvo D’Acquisto e come tanti
altri, piu’ semplicemente puo’ essere quel silenzioso, tenace, necessario
‘eroismo quotidiano’, lontano dai riflettori e dal clamore, che consiste nel
mettere il vostro massimo impegno e tutte le vostre capacita’ e risorse
fisiche, morali ed intellettuali al servizio del bene comune, dei nostri
concittadini e delle nostre istituzioni. Un eroismo quotidiano fatto di
attenzione, sensibilita’, solidarieta’, rispetto sia delle regole che delle
persone, in qualunque condizione esse si possano trovare”. “Tutto
cio’ – ha concluso Pinotti – costituisce un ‘sentire comune’ di tutta l’Arma,
una linea condivisa che deve essere parte integrante della formazione, della
cultura e dell’etica di ogni singolo Carabiniere”.