Militari in ausiliaria nei comuni: attività coerenti al al grado. C’è bisogno di personale esecutivo e non direttivo
Durante un’indagine conoscitiva sullo stato del reclutamento nelle carriere iniziali delle Forze armate, è stato audito il Direttore generale del personale militare, Ammiraglio di squadra, Pietro Luciano Ricca che ha, tra le altri argomenti sottolineato alcuni aspetti sull’ausiliaria.
“Subito dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del bando per il personale in ausiliaria, e quindi dell’apertura dei richiami, ci sono state numerose domande da parte di enti pubblici, soprattutto comuni.
Il percorso è stato gestito in concorso con il Gabinetto del ministro e già ci sono stati parecchi contatti rispetto alle richieste dei comuni con personale in ausiliaria. Recentemente c’è stato il primo caso di conclusione del processo, alcuni sono in corso.
Poiché lo prevede la legge, andremo a pubblicare i dati pubblicabili nel nostro sito, rendendo alcune informazioni utili agli enti pubblici. Tali informazioni saranno reperibili nel sito attraverso una speciale autorizzazione, una password speciale, in modo da «mecciare» domanda e offerta nel migliore dei modi.
Il problema in alcuni casi è che la norma prevede che debbano essere attività coerenti e congrue anche al rango e al grado. L’esigenza di alcuni comuni è invece orientata, in molti casi, a personale esecutivo, quindi lì attualmente, non avendo i VSP così anziani già andati in pensione, non abbiamo gli esecutivi. Abbiamo i direttivi e i dirigenti, per i quali le esigenze dei comuni sono ridotte.
Alcuni grandi comuni – conclude l’Ammiraglio Ricca – come Roma, sono però molto orientati a ripianare i dirigenti, quindi c’è già stato un incontro con i responsabili del personale del comune e con il personale in ausiliaria della provincia di Roma.”