MILITARI: COME VINCERE NELLA CAUSA DI RISARCIMENTO DANNI CONTRO L’AMMINISTRAZIONE?
Avv. Francesco Pandolfi – Per conseguire l’accoglimento della domanda di risarcimento danni contro l’amministrazione, occorrerà per il militare provare il danno e, quindi, il nesso causale tra i fatti lesivi attribuiti alla colpevole condotta amministrativa e l’evento dannoso.
Il caso
Il caso dal quale si prende spunto è, in estrema sintesi, questo.
Guardia di Finanza: viene disposta la sospensione precauzionale dal servizio del dipendente e successivamente la perdita del grado.
Successivamente, due sentenze dispongono l’annullamento del provvedimento disciplinare della perdita del grado per rimozione adottato nei confronti del ricorrente.
Questi viene pertanto reintegrato e riammesso in servizio, inoltre gli vengono liquidate le differenze retributive in precedenza trattenute con la ricostituzione della carriera.
Decide quindi di avviare la causa per il risarcimento dei danni subiti, sostenendo l’esistenza di un legame stretto tra le pressioni e controlli effettuati dall’amministrazione militare con le vicende lavorative nonché con un quadro clinico riferito ad un purtroppo severo stato psicotico.
Nella richiesta avanza la domanda di risarcimento del danno alla salute, del danno morale e del danno patrimoniale, spiegandone bene le motivazioni.
Il Tar non accorda però i risarcimenti (Tar Roma, sez. II, sentenza n. 3922 del 9 marzo 2015) in quanto le tre domande rimangono mere enunciazioni, non avendo il militare adempiuto all’onere della prova su di lui gravante.
Come dimostrare il danno
A questo punto possiamo, più in generale, ricavare i criteri sostanziali e processuali utili a guidare il militare verso l’accoglimento delle domande di danni e, quindi, verso il successo della sua causa.
Soffermandoci sul danno alla salute, egli sarà chiamato a dimostrare che la patologia di cui soffre è effettivamente riconducibile al colpevole operato dell’amministrazione.
Per riuscire nell’intento dovrà organizzare bene la prova dal punto di vista medico legale, senza accontentarsi di verbali di commissioni mediche o cartelle cliniche varie.
Nel caso in cui ritenga opportuno produrre una perizia psichiatrica, sarà bene che questa sia documentalmente idonea a mettere in luce il nesso tra elementi del servizio e l’attività posta in essere dall’amministrazione di appartenenza in un dato segmento temporale, il tutto in un quadro nel quale la patologia riscontrata certamente derivi dalla condotta dell’amministrazione.
Il principio dispositivo
La domanda di danni nel processo amministrativo non si sottrae alle comuni regole sulla prova: incombe su chi chiede il risarcimento dare prova della presenza degli elementi costitutivi dell’illecito (art. 2697, comma 1, codice civile).
Per contattare l’avv. Francesco Pandolfi
3286090590 francesco.pandolfi66@gmail.com
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