Militari cavie per il vaccino anti Covid-19. Rischio elevato perchè “giovani, forti e pronti a difendere la Patria”
Il fatto che si stia pensando a una sperimentazione clinica su cavie umane e in particolar modo sui nostri militari o sul personale sanitario, è inaudito e criminale. Lo dice la deputata del gruppo Misto Sara Cunial, nota per le sue posizioni fortemente critiche nei confronti dei vaccini.
Il 13 aprile esce la notizia che il vaccino anti-Covid prodotto in Italia sarà sperimentato sull’uomo in Inghilterra. Negli stessi giorni l’azienda Advent-Irbm di Pomezia dichiara che intende “rendere utilizzabile il vaccino già a settembre per vaccinare personale sanitario e Forze dell’ordine in modalità di uso compassionevole”.
In una recente intervista Roberto Burioni ha dichiarato che: “Si prendono delle persone giovani, persone che non dovrebbero soffrire grande danno dall’infezione, si vaccinano e poi si prova a infettarle. Se questo venisse eticamente accettato noi potremmo ridurre quell’anno a pochi mesi”.
Le parole di Burioni risultano in contrasto con i principi enunciati nel Codice di Norimberga, il quale afferma che “Non si deve eseguire la sperimentazione se a priori si è a conoscenza che tale sperimentazione possa causare danni o morte” oltre che essere del tutto inaccettabili e in violazione delle norme dell’ordinamento.
Il 31 marzo sul “The Journal of Infectious Diseases” è stato pubblicato un articolo scientifico dal titolo “Human challenge studies to accelerate coronavirus vaccine licensure” in cui si afferma che i soggetti sottoposti ai test fatti al fine di accelerare il processo di controllo e di eventuale distribuzione dei vaccini contro il coronavirus rischiano di subire gravi malattie e probabilmente anche il decesso.
Anche solo averlo supposto è un fatto gravissimo che andrebbe in deroga non solo ai principi sulla sperimentazione scientifica medica della Dichiarazione di Helsinky del 1964 e da quelli scaturiti dall’esperienza nazifascista che hanno portato alla scrittura del Codice di Norimberga, ma anche alla nostra Costituzione che agli articoli 2,13, 32, 33 e 41 tutela la persona nella sua libertà di scelta e nel diritto alla salute come principio fondamentale dell’ordinamento rispetto a quella del principio di libertà di ricerca scientifica e della libertà d’impresa.
Per la deputata Cunial è forte la preoccupazione circa il fatto che il Governo possa ipotizzare di utilizzare le coorti di militari per testare il vaccino contro il Sars-Cov-2. I militari italiani, infatti secondo la deputata, rappresentano il profilo più idoneo, in quanto sottopopolazione più sana tra la popolazione media giovane presente nel Paese, poiché subiscono un rigido processo di selezione, e sono quella più pronta ad accettare il rischio di morire, considerata l’accettazione dei rischi al momento dell’arruolamento, anche da un punto di vista sanitario e della profilassi vaccinale;
Non dimentichiamo che i nostri militari hanno già subito enormemente le decisioni scellerate di governi che ne hanno fatto cavie da laboratorio, così come è stato dimostrato anche dalla Commissione sull’uranio impoverito della passata legislatura, che ha riconosciuto definitivamente il nesso causale tra vaccini somministrati ai militari e alcune patologie neoplastiche, linfoproliferative e autoimmuni, riconoscendo quindi alle vittime il risarcimento per danno da vaccino.
Per tutti questi motivi ho chiesto al Governo, al Ministro della Salute e al Ministro della Difesa di dissociarsi urgentemente e ufficialmente dalle parole di Roberto Burioni, nonché dalle intenzioni da lui rappresentate di consentire una sperimentazione scientifica eticamente discutibile, su soggetti sani, giovani, infettandoli di proposito per verificare il funzionamento del farmaco.
Questo è disumano prima ancora che anticostituzionale.
C’è bisogno di una presa di posizione netta e ufficiale, che rifiuti altresì l’acquisto o comunque l’approvvigionamento gratuito di vaccini testati in tali modalità su qualsiasi essere umano, essendo fortemente lesiva della dignità umana e contraria ai nostri principi costituzionali.
Tramite interrogazione – conclude la deputata – ho anche chiesto ai Ministri competenti di esprimersi ufficialmente sulla sperimentazione umana di vaccini anti SARS-COV-2 potenzialmente mortali per i volontari e di intervenire con propri atti e nei limiti dei loro poteri, affinché non si sfruttino le norme relative ai farmaci compassionevoli, per autorizzare in modo implicito una sperimentazione potenzialmente mortale su esseri umani giovani sani, nonché per escludere dalla somministrazione dei suddetti vaccini sperimentali ad operatori sanitari e militari.
Ecco il link all’interrogazione → clicca qui