Marina militare

Militare denuncia violenza dei superiori per il tentativo di rimuovere un anello con tronchesi e seghetto. PM chiede archiviazione

Presso il Tribunale di Tempio Pausania, il pubblico ministero Gianmarco Vargiu ha presentato le sue conclusioni riguardo un caso controverso che ha coinvolto un’allieva della Scuola Sottufficiali della Marina di La Maddalena. La giovane aveva denunciato di essere stata sottoposta a un trattamento brutale da parte di alcuni militari, che avrebbero utilizzato tronchesi e una morsa per tentare di rimuovere un anello di acciaio bloccato sul suo pollice.

Richiesta di assoluzione per i militari

Il pm ha chiesto l’assoluzione con formula più ampia per il capitano di corvetta Giovanni Vacca, 45 anni, i marescialli Catello Di Martino ed Emanuele Palagiano, e il comandante della Scuola all’epoca dei fatti, Domenico Usai. Vargiu ha escluso i reati di abuso di potere, lesioni personali, violenza ai danni di un inferiore in grado e mancata denuncia, evidenziando come, secondo lui, i militari si siano adoperati per aiutare la giovane. Sebbene le modalità dell’intervento siano state giudicate discutibili, il pm ha affermato che non ci sono state violenze o atti di prevaricazione.

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Un episodio di nonnismo risalente al 2018

L’episodio in questione risale all’ottobre 2018 ed era rimasto sepolto fino a febbraio scorso, quando il caso è esploso mediaticamente. L’allieva aveva descritto l’esperienza come “la protagonista di un film horror”. Dopo l’accaduto, la giovane era stata imbarcata sulla nave scuola Amerigo Vespucci, mentre il capitano di corvetta Vacca era stato destinato a un nuovo incarico.

La reazione della Procura e della Marina

Il caso ha suscitato un forte interesse sia a livello locale che nazionale, attirando l’attenzione anche dell’allora ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, che aveva espresso solidarietà alla marinaia.

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