MILANO, MILITARI INSULTATI ED AGGREDITI, “LASCIATEMI STARE NON SERVITE AD UN C….”
Momenti di tensione sul piazzale antistante la stazione Centrale a Milano, dove alcuni extracomunitari che soggiornano abitualmente nei giardinetti avrebbero tentato di aggredire i militari dell’operazione ‘Strade sicure’.
E’ stato fermato un giovane africano 25/enne che si sarebbe avvicinato con altri migranti ai militari dell’operazione ‘Strade Sicure’ rivolgendo frasi minacciose e insultandoli e cercando di toccare la loro arma di ordinanza.
Secondo alcune testimonianze erano palesemente alterati, forse perché ubriachi e avrebbero anche sputato contro i militari. E’ intervenuta una pattuglia di carabinieri per allontanarli. Mentre gli altri se ne andavano, il 25/enne ha dato in escandescenze spaccando bottiglie per terra, fino a quando è stato immobilizzato e portato via. Durante questo intervento sono rimasti contusi anche se in modo lieve, un carabiniere e uno dei militari ‘Strade sicure’.
Secondo le prime ricostruzioni, un africano sui 25 anni avrebbe avvicinato un militare in servizio per l’operazione Strade sicure aggredendolo verbalmente. Poi il ragazzo, affetto da problemi psichici, sarebbe poi passato alle mani. Prima ha messo le mani sul petto del soldato, toccandolo all’altezza dell’arma che portava al collo. Quindi lo ha colpito con calci e pugni quando il militare ha tentato di allontanarlo. Inoltre si sarebbe rivolto agli uomini in divisa con frasi ingiuriose: “Militari di m…, lasciatemi stare, non servite a un c…”
Di fronte all’intervento di una pattuglia di carabinieri di ronda nella zona, due altri extracomunitari hanno aggredito i militi dell’Arma con un lancio di oggetti contro la vettura di servizio dove gli uomini delle forze dell’ordine stavano tentando di caricare il primo aggressore. Un militare è rimasto lievemente contuso, mentre l’africano è stato portato in caserma per essere identificato. In particolare, un militare sarebbe rimasto ferito ad una mano da un colpo di bottiglia rimediato mentre tentava di riportare la calma fra gli immigrati.