METTE KO CARABINIERI SCAMBIATI PER NEMICI DI GUERRA: EX MILITARE SOFFRE DELLA SINDROME DI RAMBO
Vittima di una sindrome post-bellica, avrebbe
scambiato i Carabinieri per soldati nemici, per questo li avrebbe aggrediti con
violenza.
Si basa su questa nevrosi, riconducibile agli anni trascorsi
nell’esercito, la tesi difensiva del legale di un 33enne moldavo, arrestato a
Rimini dopo aver alzato le mani contro i Carabinieri, intervenuti su
segnalazione del titolare dell’hotel in cui l’uomo stava infastidendo i
clienti.
nell’esercito, la tesi difensiva del legale di un 33enne moldavo, arrestato a
Rimini dopo aver alzato le mani contro i Carabinieri, intervenuti su
segnalazione del titolare dell’hotel in cui l’uomo stava infastidendo i
clienti.
A provocare lo stato di alterazione dell’arrestato, anche il mix di
alcool e droga, altra conseguenza della patologia che lo affligge, conseguenza
del periodo trascorso al fronte, in prima linea il conflitto ceceno.
alcool e droga, altra conseguenza della patologia che lo affligge, conseguenza
del periodo trascorso al fronte, in prima linea il conflitto ceceno.
A Rimini
si registrò un caso simile: un ragazzo che lavorava nell’esercito visse
un’odissea analoga, dopo aver combattuto in Afghanistan. Fu processato e
assolto, in quanto non imputabile. Intanto il 33enne è stato scarcerato: ha ottenuto
gli arresti domiciliari, presso l’albergo gestito dalla madre, presente lunedì
in Tribunale all’udienza del processo, aperto per i reati di violenza e
resistenza a pubblico ufficiale. Il legale del 33enne, l’avvocato Diego
Pensalfini, ha ottenuto il rinvio del procedimento a giovedì 28 maggio.
si registrò un caso simile: un ragazzo che lavorava nell’esercito visse
un’odissea analoga, dopo aver combattuto in Afghanistan. Fu processato e
assolto, in quanto non imputabile. Intanto il 33enne è stato scarcerato: ha ottenuto
gli arresti domiciliari, presso l’albergo gestito dalla madre, presente lunedì
in Tribunale all’udienza del processo, aperto per i reati di violenza e
resistenza a pubblico ufficiale. Il legale del 33enne, l’avvocato Diego
Pensalfini, ha ottenuto il rinvio del procedimento a giovedì 28 maggio.