“Meritocrazia e Trasparenza”. La risposta della Trenta sulle promozioni dei militari
Promozioni improntate su termini meritocratici e criteri di trasparenza. È questo l’obiettivo prefissato dal ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, rispondendo all’interrogazione parlamentare in Senato sulle procedure di valutazione per l’avanzamento di carriera del personale militare.
Il senatore Minnino (M5S) ha sottolineato al Ministro “si registra, ormai in maniera costante, una dilatazione della tempistica nelle procedure di valutazione delle commissioni d’avanzamento, che provoca ritardi anche superiori ad un anno nel conferimento delle promozioni. Tutto questo, oltre a generare un notevole contenzioso, si ripercuote inevitabilmente sul morale del personale militare, traducendosi in un comprensibile calo motivazionale.”
“Le procedure di avanzamento al grado superiore militare rivestono una fondamentale funzione di garanzia per i singoli e soprattutto per l’istituzione”, ha risposto il Ministro Trenta, secondo cui l’obiettivo è fare in modo “che le promozioni siano improntate su termini meritocratici”.
Il ministro ha disposto “un tavolo tecnico interforze che cerchi le migliori soluzioni possibili al riguardo” che dovrà basare il suo lavoro sulla base delle linee guida “della massima trasparenza del processo valutativo accompagnata da una contestuale riduzione dei tempi amministrativi”.
Trenta, inoltre, ha detto di aver chiesto allo Stato maggiore della Difesa di proposte che possano contribuire all’aspetto normativo su vari aspetti dirimenti, fra cui “l’individuazione dei criteri sui punteggi di merito”. In questo modo, ha concluso il ministro, “sarà possibile evitare la discrezionalità delle commissioni che non può prescindere dalla necessaria oggettività”, puntando quindi a “un alveo di assoluta trasparenza”.