“Mario Cerciello Rega ha scordato l’arma. Non è un eroe, solo un incapace”, bufera sul giornalista
Dura presa di posizione del decano del giornalismo italiano Massimo Fini che se la prende senza mezzi termini proprio con Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso con undici coltellate dal giovane americano Finnegan Elder Lee.
Massimo Fini, criticatissimo per la sua posizione, scrive: “A quanto pare è saltato fuori che il vicebrigadiere Cerciello Rega pur essendo in servizio si era dimenticato la pistola d’ordinanza in caserma. Più che un eroe, termine di cui in questi anni enfatici si è fatto uso e abuso, mi sembra un incapace. Ma anche l’altro brigadiere coinvolto, Andrea Varriale, non scherza, non è stato in grado di portare alcun aiuto al collega in difficoltà perché, come ha dichiarato Francesco Gargaro, comandante provinciale dei carabinieri di Roma, “sopraffatto e buttato a terra” dal ragazzo americano. Se queste sono le nostre Forze dell’Ordine stiamo freschi”.
L’affondo di Fini sorprende e fa male, Mario Cerciello Rega è stato pianto da un Paese intero e a quanto si è saputo svolgeva la sua professione con coraggio e slancio solidale. Probabilmente quella del giornalista milanese è stata una provocazione ma per molti lettori sarà difficle digerirla.