MARINA MILITARE, LO SCANDALO RACCONTATO DA LE IENE
(di Antonino La Mattina) – Nella puntata de Le Iene, andata in onda lunedì 2
novembre, l’inviato Luigi Pelazza documenta un vero e
proprio scandalo che coinvolge direttamente la Marina
Militare: nell’area demaniale della Scuola Militare della Maddalena ci
sarebbero sotterrati tonnellate di rifiuti speciali, addirittura
una imbarcazione di 13 mt.
novembre, l’inviato Luigi Pelazza documenta un vero e
proprio scandalo che coinvolge direttamente la Marina
Militare: nell’area demaniale della Scuola Militare della Maddalena ci
sarebbero sotterrati tonnellate di rifiuti speciali, addirittura
una imbarcazione di 13 mt.
A raccontarlo a Luigi
Pelazza un maresciallo che da 30 anni lavora nella caserma
militare e che ha avuto in mano dei documenti che riguardavanol’inventario
della Marina: dall’analisi dei suddetti documenti risulta ufficialmente che
una barca di colore bianco lunga 13 mt, chiamata“Barracuda”, è stata
demolita come rifiuto speciale e successivamente smaltita. Ma la
versione del maresciallo è del tutto diversa rispetto al resoconto
ufficiale della Marina: l’imbarcazione, che si trovava
nell’arsenale della Marina, non era stata mai demolita e il
Comando era a conoscenza di tale anomalia.
Pelazza un maresciallo che da 30 anni lavora nella caserma
militare e che ha avuto in mano dei documenti che riguardavanol’inventario
della Marina: dall’analisi dei suddetti documenti risulta ufficialmente che
una barca di colore bianco lunga 13 mt, chiamata“Barracuda”, è stata
demolita come rifiuto speciale e successivamente smaltita. Ma la
versione del maresciallo è del tutto diversa rispetto al resoconto
ufficiale della Marina: l’imbarcazione, che si trovava
nell’arsenale della Marina, non era stata mai demolita e il
Comando era a conoscenza di tale anomalia.
Il maresciallo dà quindi
l’ordine di far distruggere, con una ruspa, la barca, ma
mancavano i soldi per smaltirla, perchè sul registro risultava che i soldi
erano già stati spesi: si decise allora di sotterrare i resti della
imbarcazione nell’area demaniale della Scuola militare.
l’ordine di far distruggere, con una ruspa, la barca, ma
mancavano i soldi per smaltirla, perchè sul registro risultava che i soldi
erano già stati spesi: si decise allora di sotterrare i resti della
imbarcazione nell’area demaniale della Scuola militare.
Il racconto del maresciallo non
termina così, ma continua con dei dettagli sempre più sconvolgenti:
oltre alla barca, si troverebbero sotterrati altri rifiuti speciali,
come batterie e oli esausti, provenienti
dall’arsenale militare della Maddalena, un’area di decine di ettari
sulla quale erano costruite delle officine meccaniche che
servivano alla manutenzione delle navi della Marina. Addirittura ci
sarebbero sotterrati, stando al resoconto del maresciallo, i detriti di una
intera palazzina demolita nel 2009, durante i lavori che avrebbero dovuto
ospitare il G8 (che poi non c’è stato).
termina così, ma continua con dei dettagli sempre più sconvolgenti:
oltre alla barca, si troverebbero sotterrati altri rifiuti speciali,
come batterie e oli esausti, provenienti
dall’arsenale militare della Maddalena, un’area di decine di ettari
sulla quale erano costruite delle officine meccaniche che
servivano alla manutenzione delle navi della Marina. Addirittura ci
sarebbero sotterrati, stando al resoconto del maresciallo, i detriti di una
intera palazzina demolita nel 2009, durante i lavori che avrebbero dovuto
ospitare il G8 (che poi non c’è stato).
Se tutto questo fosse vero, oltre
al conseguente grave danno ambientale provocato dalla Marina,
sarebbero stati spesi anche ingenti somme di denaro pubblico, per
lo smaltimento dei rifiuti speciali.
al conseguente grave danno ambientale provocato dalla Marina,
sarebbero stati spesi anche ingenti somme di denaro pubblico, per
lo smaltimento dei rifiuti speciali.
A confermare le parole del
maresciallo sono i Carabinieri: Luigi Pelazza scopre
infatti che i Carabinieri già da tempo indagavano
sulla presunta discarica abusiva, sequestrando la documentazione relativa
proprio al “Barracuda” (la presunta barca sotterrata) e altri dossier che
riguardavano lo smaltimento dei rifiuti speciali.
maresciallo sono i Carabinieri: Luigi Pelazza scopre
infatti che i Carabinieri già da tempo indagavano
sulla presunta discarica abusiva, sequestrando la documentazione relativa
proprio al “Barracuda” (la presunta barca sotterrata) e altri dossier che
riguardavano lo smaltimento dei rifiuti speciali.
I Vigili del Fuoco,
accompagnati dai Carabinieri del NOE (Nucleo
Operativo Ecologico), scavando nell’area interessata della Scuola
militare hanno poi ritrovatotubi di plastica, ferro, materiali in
pvc, amianto e soprattutto un serbatoio di una barca (che potrebbe
essere del “Barracuda”).
accompagnati dai Carabinieri del NOE (Nucleo
Operativo Ecologico), scavando nell’area interessata della Scuola
militare hanno poi ritrovatotubi di plastica, ferro, materiali in
pvc, amianto e soprattutto un serbatoio di una barca (che potrebbe
essere del “Barracuda”).
La Procura della
Repubblica mette sotto sequestro tutta la zona, perché nel terreno
c’erano anche resti di demolizione, vecchie barche e pezzi di mezzi
militari.
Repubblica mette sotto sequestro tutta la zona, perché nel terreno
c’erano anche resti di demolizione, vecchie barche e pezzi di mezzi
militari.
Alla fine del servizio, per
chiudere in bellezza, il maresciallo racconta a Luigi Pelazza di
una presunta truffa ai danni dello Stato, avvenuta sempre
all’interno della Scuola della Marina: presunti appalti pilotati e
false fatture.
chiudere in bellezza, il maresciallo racconta a Luigi Pelazza di
una presunta truffa ai danni dello Stato, avvenuta sempre
all’interno della Scuola della Marina: presunti appalti pilotati e
false fatture.
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servizio di Luigi Pelazza clicca
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