MARINA MILITARE: LA PRIMA FORZA ARMATA A SPERIMENTARE GREEN DIESEL
“La Marina Militare italiana e’ la prima in
Europa a sperimentare operativamente il green diesel, in anticipo anche
rispetto alla scadenza europea che prevede l’uso del 10% di frazione bio entro
il 2020”.
Europa a sperimentare operativamente il green diesel, in anticipo anche
rispetto alla scadenza europea che prevede l’uso del 10% di frazione bio entro
il 2020”.
Lo ha detto oggi, nell’ambito dell’8/a edizione del “Big
Blu”, il Salone internazionale della Nautica e del Mare in corso a Roma,
il vice presidente del settore Ricerca, Sviluppo tecnologico e Progetti di Eni,
Giacomo Rispoli.
Blu”, il Salone internazionale della Nautica e del Mare in corso a Roma,
il vice presidente del settore Ricerca, Sviluppo tecnologico e Progetti di Eni,
Giacomo Rispoli.
Il pattugliatore d’altura Foscari della Marina
Militare e’ la prima unita’ della “Flotta Verde” e continuera’ la
propria attivita’ operativa in mare impiegando il “gasolio verde” per
i servizi di propulsione e generazione elettrica di bordo. La sperimentazione
continuera’ per certificare le unita’ navali della base di Taranto.
Militare e’ la prima unita’ della “Flotta Verde” e continuera’ la
propria attivita’ operativa in mare impiegando il “gasolio verde” per
i servizi di propulsione e generazione elettrica di bordo. La sperimentazione
continuera’ per certificare le unita’ navali della base di Taranto.
Gli obiettivi del Progetto Flotta Verde
prevedono, nel 2016, una formazione di unita’ navali operanti con il 50%
dell’energia da fonti alternative al petrolio; nel 2020, una riduzione del 40%
dei coefficienti di emissione di CO2 e inquinanti atmosferici della Squadra
Navale rispetto ai livelli attuali. “Navi militari eco-efficienti –
sottolinea la Marina – permetteranno in futuro di ridurre il consumo di
derivati petroliferi, contribuendo al raggiungimento degli impegni assunti
dall’Italia e dall’Unione Europea in campo internazionale sul contenimento
delle emissioni di inquinanti atmosferici e di gas serra, in accordo con le
linee guida della Strategia Energetica Nazionale”.
prevedono, nel 2016, una formazione di unita’ navali operanti con il 50%
dell’energia da fonti alternative al petrolio; nel 2020, una riduzione del 40%
dei coefficienti di emissione di CO2 e inquinanti atmosferici della Squadra
Navale rispetto ai livelli attuali. “Navi militari eco-efficienti –
sottolinea la Marina – permetteranno in futuro di ridurre il consumo di
derivati petroliferi, contribuendo al raggiungimento degli impegni assunti
dall’Italia e dall’Unione Europea in campo internazionale sul contenimento
delle emissioni di inquinanti atmosferici e di gas serra, in accordo con le
linee guida della Strategia Energetica Nazionale”.