Editoriale

MAGISTRATI MILITARI:DA POLITICA DISINTERESSE E CONTRADDIZIONI, DALLA MINISTRA PINOTTI ATTEGGIAMENTO DI CHIUSURA

Il Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Militari, dott. Gabriele Casalena, in una breve intervista ha dichiarato che “la giustizia militare non gode molto delle attenzioni della politica” e ha ricordato che al fine di superare le sostanziali criticità del sistema in ordine alle difficoltà, tra sovrapposizioni e lacune, nei rapporti con la giustizia ordinaria, la proposta dell’Associazione è quella di riformare la legge penale militare affinché sia consentito ai magistrati militari di applicare la legge all’interno delle forze armate che sono una parte nevralgica dello Stato. Casalena ha precisato che ci sono tutta una serie di reati che sfuggono alla cognizione del magistrato militare quali quelli di falso, contro la pubblica amministrazione, contro la persona a sfondo sessuale.

L’Associazione – ha detto Casalena – ha formulato diverse proposte di legge per razionalizzare il sistema della giustizia militare, portandole all’attenzione del parlamento ma è evidente che la priorità della politica è altro ed ha poi concluso sottolineando le posizioni contraddittorie all’interno della compagine politica in particolare quella dell’attuale Ministro della difesa Roberta Pinotti.

Lo scorso 18 luglio l’Associazione Nazionale Magistrati Militari ha rinnovato i proprio organi statutari confermando il Dott. Gabriele Casalena, Giudice del Tribunale Militare di Napoli, nella carica di Presidente; il nuovo Vice-presidente e segretario è il Dott. Isacco Giorgio Giustiniani, Sost. Proc. della Procura Generale presso la Corte Militare d’Appello sostituto procuratore generale militare. Entra a far parte del direttivo anche il dott. Giuseppe Mazzi, Presidente di Sezione della Corte Militare di Appello che si unisce agli altri due componenti già in carica, dott. Vincenzo Santoro, Presidente di Sezione del Tribunale Militare di Verona e Filippo Verrone, Presidente del Tribunale Militare di Roma. (Agenparl)

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