“LETTERA MINATORIA ANONIMA A CARABINIERE”, CONDANNATO MARESCIALLO DELL’ARMA
Ci stai scassando la m… Ti l’hai abbrusciari le macchine”. A scrivere le minacce anonime ad un appuntato dei carabinieri fu un suo superiore, un maresciallo. Dietro le ripicche fra militari dell’Arma, però, il lavoro non c’entrava nulla ma ci sarebbero state delle banali questioni condominiali.
La quinta sezione della Cassazione ha confermato, rendendola definitiva, la condanna a tre mesi di reclusione ad Angelo Antona, maresciallo ormai in pensione di 65 anni. Il carabiniere, che nel corso della carriera ha avuto diversi incarichi in provincia, è stato riconosciuto colpevole del reato di minaccia. Antona dovrà risarcire anche l’appuntato, vicino di casa, che si è costituito parte civile con l’assistenza dell’avvocato Giuseppe Peritore. I fatti oggetti del processo si riferiscono al 2010. L’appuntato dei carabinieri riceve alcuni messaggi anonimi scritti a mano. Il “movente” condominiale del contrasto era evidente.
In una lettera ricevuta il 22 gennaio del 2010 sarebbero state espresse lamentele, in modo volgare, “sulle auto posteggiate” e sul “lavaggio continuo”. Infine le minacce: “Ti l’hai abbrusciari”. Trascorrono i mesi e l’episodio si ripete. Il contenuto è simile, anche se accompagnato da un insulto: “Stavolta t’abbrusciu tutti i cosi, curnutu”. Antona aveva negato di essere l’autore delle minacce ma è stato tradito da una perizia grafica.