LE VERGOGNOSE PAROLE DEL SINDACO DI GUARDO: “I SBIRRI SE NE DEVONO ANDARE, CI FANNO SCHIFO” (VIDEO)
A volte la realtà supera la fantasia ed anche i film delle macchiette (colorate e di successo) che in film molto popolari provocano ilarità e risate. Eppure, purtroppo, questo non è un film, magari di quelli di Antonio Albanese. Sono queste le vergognose parole pronunziate dal Sindaco di Misterbianco, Nino Di Guardo, durante il Consiglio Comunale cittadino di qualche giorno fa (15 giugno). Il Primo cittadino, attaccando il Maresciallo dei Carabinieri e Consigliere Comunale, Marcello Russo, ha inveito contro le Forze dell’Ordine.
Prima si è scagliato contro il Consigliere, dicendo: “Io la voglio bene, però lei n’addiri sciocchezze” e poi ancora “Un consiglio le voglio dare, non si avventuri in strade che non conosce picchì ci puonu essere puttusa e si sdurruba da rintra a duoppu cu u veni a pigghia ca pisa oltre 150 chili, Maresciallo io per il suo bene lo dico. Maresciallo si faccia la sua strada e non faccia strade che sconosce. Cu c’ho potta duocu, tutto ca gira, tuttu ca fa denunce, lei u sbirru a Misterbianco non lo deve fare”.
Per poi concludere, al culmine dell’intervento, inveendo contro le Forze dell’Ordine, dicendo appunto: “A Misterbianco c’è una amministrazione di persone per bene, oneste, nei confronti dei quali i Sbirri non hanno cosa fare. Se ne devono andare i Sbirri, picchi i sbirri ci fanno schifo”.
Sarebbe il caso che il Sindaco del comune catanese chiedesse scusa alle Forze dell’Ordine per poi dimettersi. I Consiglieri hanno realizzato un documento per esprimere solidarietà alle Forze dell’Ordine ed al collega Marcello Russo.
REAZIONI:
Salvatore Calleri esponente nazionale del megafono preso atto di quanto dichiarato dal sindaco di Misterbianco ci ha fatto pervenire la presente nota. “Premesso che non conosco bene il Sindaco ed a quale partito appartiene e che non mi interessa entrare nel merito della diatriba tra lui ed il consigliere, non posso non dire che il linguaggio usato è in toto inopportuno per un rappresentante delle istituzioni. In questi casi non ci si può che schierare con gli sbirri ossia i tanti che quotidianamente combattono la criminalità. Io oggi mi sento sbirro. Al Sindaco di Misterbianco visto anche la velocità con cui in tutta Italia ma non solo, si sta diffondendo la notizia consiglio di prenderne atto e di assumersi la responsabilità politica per quanto detto arrivando alle proprie dimissioni”. “Il sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo chieda almeno scusa e faccia ammenda pubblica per le sue inqualificabili affermazioni rese durante il consiglio comunale o se ne traggano le conseguenze”. E’ dura la reazione dei deputati regionali Pd Valeria Sudano e Luca Sammartino alle affermazioni del sindaco di Misterbianco che hanno fatto il giro del web causando indignazione non solo fra gli internauti ma nell’intero paese. “Misterbianco e l’intera Sicilia non possono tollerare – aggiunge Valeria Sudano – che un rappresentante delle istituzioni mostri un tale disprezzo nei confronti delle forze dell’ordine, della loro opera e del principio di tutela del cittadino e legalità che esse rappresentano nel territorio”. “Di Guardo – rincara la dose Sammartino – dimostri che la sua caduta di stile sia solo un incidente di percorso perché il messaggio che rischia di passare è che esistono sindaci in grado di demolire il percorso di crescita sociale fatto negli ultimi decenni con un inqualificabile intervento pubblico”. “La nostra solidarietà assoluta – concludono Sudano e Sammartino – tanto al consigliere offeso nell’esercizio della sua attività democratica quanto ai Carabinieri, alla Polizia, alla Guardia di Finanza ed a tutte le forze dell’ordine per il prezioso lavoro svolto nel territorio sotto il coordinamento della magistratura”. “La legalità è un valore assoluto – concludono – che non può essere sposata a giorni alterni: sbandierata quando fa comodo e poi calpestata con simili atteggiamenti di pubblico disprezzo quando si ritiene di poterne fare a meno mandando segnali devastanti”Angelo Attaguile in merito alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Misterbianco, in provincia di Catania, Nino Di Guardo(PD): “sono di una gravità inaudita, chieda scusa alle forze dell’ordine e si dimetta un istante dopo. Chiederò in Commissione nazionale Antimafia l’acquisizione di tutti i documenti, a partire dal verbale della seduta di consiglio comunale”. “Le dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo sono di una gravità inaudita – commenta l’on. Angelo Attaguile segretario della Commissione nazionale Antimafia- a tal punto che il primo cittadino misterbianchese, a mio avviso, adesso non può far altro che chiedere scusa alle forze dell’ordine e dimettersi un istante dopo dalla carica istituzionale che ricopre”. “I sbirri se ne devono andare, picchi i sbirri ci fanno schifo”. Sono queste le dichiarazioni del sindaco del PD Nino Di Guardo, rivolte a Marcello Russo, un consigliere comunale che di professione fa il carabiniere, che hanno suscitato l’indignazione dell’opinione pubblica con numerosi consiglieri comunali che hanno ritenuto doveroso fare un manifesto per prendere le distanze dal primo cittadino Di Guardo ed esprimere solidarietà all’Arma dei Carabinieri. Parole pronunciate peraltro durante la seduta del civico consesso dello scorso 15 giugno. Una seduta nel corso della quale il sindaco Di Guardo, sempre rivolgendosi al consigliere che di professione fa il carabiniere, ha aggiunto: “Un consiglio le voglio dare, non si avventuri in strade che non conosce picchì ci puonu essere puttusa e si sdurruba da rintra a duoppu cu u veni a pigghia ca pisa oltre 150 chili, Maresciallo io per il suo bene lo dico. Maresciallo si faccia la sua strada e non faccia strade che sconosce. Cu c’ho potta duocu, tutto ca gira, tuttu ca fa denunce, lei u sbirru a Misterbianco non lo deve fare”.
“Misterbianco: un sindaco che offende l’Arma dei Carabinieri non è degno di rappresentare i propri concittadini” afferma il deputato nonchè coordinatore provinciale di F.I. a Catania, on. Basilio Catanoso, che ritenendo gravi e lesive nei confronti dell’Arma dei Carabinieri, le frasi del sindaco del grosso comune alle porte di Catania, ha presentato una interrogazione a risposta scritta al Ministro della Difesa e al Ministro della Giustizia per sapere quali
provvedimenti intendano adottare nei riguardi del primo cittadino misterbianchese. “Le frasi di Di Guardo sono registrate e inequivocabili: i sbirri ci fanno schifo, i sbirri se ne devono andare! E’ questo linguaggio da primo cittadino?” osserva l’on. Catanoso. “Non può essere Sindaco chi disprezza e vilipende le Istituzioni che dovrebbe rappresentare – prosegue l’on. Catanoso -. Posso solo immaginare quali sentimenti di disgusto possano aver provato gli uomini delle Forze dell’Ordine che garantivano la scorta al Di Guardo, paladino antimafia, seguendolo giorno e notte, sabato e domenica, a rischio della loro stessa incolumità. Anche loro venivano forse considerati, con disprezzo,
“sbirri”?” Oltre all’ipotesi di reato compiuto vi sono aspetti di opportunità politica, di senso civico e di semplice buona educazione “che un qualunque sindaco dovrebbe avere nei riguardi di qualunque cittadino, a prescindere dal ruolo che rivesta nella comunità locale. Il sindaco di Misterbianco, a mio parere, ha mancato di riguardo nei confronti del consigliere d’opposizione, del maresciallo dei Carabinieri e, ancor più, dell’Arma dei Carabinieri”. Pertanto “non riusciamo a tollerare che un tale soggetto possa ricoprire la carica di sindaco, dopo reiterati e sfrontati insulti alle Forze dell’Ordine, in spregio di qualunque senso delle Istituzioni che dovrebbe rappresentare e tutelare” afferma ancora l’on. Basilio Catanoso. “Ancora una volta si dimostra quanto sia finta certa antimafia. L’Italia è piena di gente che finge di essere paladino della legalità e dell’antimafia ed invece…Bisogna che le scorte vengano assegnate dal Ministero del’Interno e dai comitati provinciali di sicurezza pubblica solo in caso di effettiva necessità e a personaggi che meritano questo tipo di sforzo da parte dello Stato. Faccio appello al Prefetto di Catania,
iniziando da qui a dare l’esempio per ripulire un po’ il ciarpame che tanto costa ai nostri concittadini” conclude l’on. Catanoso.Intervento anche dell’associazione Codici. “Le frasi pronunciate dal Sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo, sono offensive nei confronti dei tanti operatori delle Forze dell’Ordine che ogni giorno lavorano per garantire la legalità sul nostro territorio e sono ancor più inaccettabili, in quanto pronunciate da chi ha il peso e l’onore di rappresentare una Comunità. Adesso ci aspettiamo che il Sindaco si dimetta. Infine preannunciamo che invieremo una nota al Dr. Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione per notiziario su quanto di grave accaduto”. Lo afferma Manfredi Zammataro, Presidente dell’Associazione CODICI- Centro per i Diritti del Cittadino Sicilia.
provvedimenti intendano adottare nei riguardi del primo cittadino misterbianchese. “Le frasi di Di Guardo sono registrate e inequivocabili: i sbirri ci fanno schifo, i sbirri se ne devono andare! E’ questo linguaggio da primo cittadino?” osserva l’on. Catanoso. “Non può essere Sindaco chi disprezza e vilipende le Istituzioni che dovrebbe rappresentare – prosegue l’on. Catanoso -. Posso solo immaginare quali sentimenti di disgusto possano aver provato gli uomini delle Forze dell’Ordine che garantivano la scorta al Di Guardo, paladino antimafia, seguendolo giorno e notte, sabato e domenica, a rischio della loro stessa incolumità. Anche loro venivano forse considerati, con disprezzo,
“sbirri”?” Oltre all’ipotesi di reato compiuto vi sono aspetti di opportunità politica, di senso civico e di semplice buona educazione “che un qualunque sindaco dovrebbe avere nei riguardi di qualunque cittadino, a prescindere dal ruolo che rivesta nella comunità locale. Il sindaco di Misterbianco, a mio parere, ha mancato di riguardo nei confronti del consigliere d’opposizione, del maresciallo dei Carabinieri e, ancor più, dell’Arma dei Carabinieri”. Pertanto “non riusciamo a tollerare che un tale soggetto possa ricoprire la carica di sindaco, dopo reiterati e sfrontati insulti alle Forze dell’Ordine, in spregio di qualunque senso delle Istituzioni che dovrebbe rappresentare e tutelare” afferma ancora l’on. Basilio Catanoso. “Ancora una volta si dimostra quanto sia finta certa antimafia. L’Italia è piena di gente che finge di essere paladino della legalità e dell’antimafia ed invece…Bisogna che le scorte vengano assegnate dal Ministero del’Interno e dai comitati provinciali di sicurezza pubblica solo in caso di effettiva necessità e a personaggi che meritano questo tipo di sforzo da parte dello Stato. Faccio appello al Prefetto di Catania,
iniziando da qui a dare l’esempio per ripulire un po’ il ciarpame che tanto costa ai nostri concittadini” conclude l’on. Catanoso.Intervento anche dell’associazione Codici. “Le frasi pronunciate dal Sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo, sono offensive nei confronti dei tanti operatori delle Forze dell’Ordine che ogni giorno lavorano per garantire la legalità sul nostro territorio e sono ancor più inaccettabili, in quanto pronunciate da chi ha il peso e l’onore di rappresentare una Comunità. Adesso ci aspettiamo che il Sindaco si dimetta. Infine preannunciamo che invieremo una nota al Dr. Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione per notiziario su quanto di grave accaduto”. Lo afferma Manfredi Zammataro, Presidente dell’Associazione CODICI- Centro per i Diritti del Cittadino Sicilia.